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NBA, Durant diventa il paladino della marijuana e rivela come ha convinto Silver

Kevin Durant non è solo uno dei migliori giocatori della NBA ma anche un paladino per il consumo della marijuana: la sostanza non sarà più tra quelle considerate proibiti, c’è il beneplacito di Adam Silver

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Kevin Durant fa canestro, ancora una volta, ma stavolta non sul parquet. Il giocatore dei Phoenix Suns è infatti riuscito ad ottenere una vittoria che farà felici molti altri giocatori di NBA: la lega ha infatti deciso che la marijuana non farà più parte delle sostanze proibite. La decisione è stata presa lo scorso aprile e poi ratificato il 1 luglio scorso e Durante ha avuto un ruolo decisivo.

Durant: “Silver? Quando mi ha incontrato me l’ha annusata addosso”

Kevin Durant non vuole essere considerato un paladino o una sorta di pioniere ma è indubbio il suo ruolo in questa “conquista” per i giocatori della NBA e a rivelarlo è lui stesso nel corso di un intervista con CNBC a Los Angeles.

Non mi considero un pioniere, posso solo dire che mi piace la pianta. Come ho convinto Silver? Quando ci siamo visti, me l’ha annusata addosso, non c’è stato bisogno di molte parole, era tutto sottinteso. Siamo in un’epoca diversa, la NBA contemporanea e ormai lo fanno tutti, dobbiamo essere onesti e dire tutta la verità. E’ diventata come il vino.

NBA: come cambia la regola per le sostanze proibite

Per i giocatori NBA si tratta di una vittoria importante: la Lega ha deciso di implementare una nuova policy riguardo il consume della marijuana che rientra nel contratto di lavoro che è entrato in vigore il 1 luglio e che sarà adottato nei prossimi 7 anni. Fino a qualche tempo fa, per i giocatori che erano stati “beccati” ad un controllo, la prima sanzione erra quella di sottoporsi ad un trattamento volto a eliminare la “cattiva abitudine”. Dalla seconda in poi si andava a colpire il portafoglio con 25mila dollari di multa, e poi dalla terza il risultato era la squalifica per 5 partite. In realtà già da diversi anni la politica della NBA a riguardo era diventata decisamente più permissiva.

Durante e l’impegno con Weedmaps: la cannabis ha il suo paladino

Kevin Durant non ha mai nascosto di essere un consumatore ed un appassionato di marijuana e nel 2021 ha deciso anche di investire nel marketplace Weedmaps. Già in quell’occasione, l’ala dei Phoenix Suns (all’epoca ai Brooklyn Nets) aveva deciso di muoversi in quella direzione: “Penso che sia arrivato il momento di confrontarci con lo stigma che circola intorno alla cannabis nel mondo dello sport. Spero che per noi sia solo un inizio”. E il traguardo è stato raggiunto.

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