Dato l’addio alla Nazionale, cosa fa, ora, Roberto Mancini? In attesa che il suo futuro professionale si delinei (diventerà davvero il nuovo ct dell’Arabia Saudita?), il tecnico di Jesi si è concesso una domenica di relax, lontano da riflettori, polemiche e possibili battaglie legali con la Federazione. Si è infatti rintanata nel ‘comfort zone’ di Bogliasco, fortino della ‘sua’ Sampdoria, dove oggi lavora il figlio Andrea, in compagnia di vecchi compagni di squadra.
- Mancini, la 'fuga' sotto la Lanterna nella Genova blucerchiata
- La rimpatriata dell'ex ct con i vecchi compagni di squadra
- Mancini torna in panchina? Ma prima serve l'accordo con la Figc
Mancini, la ‘fuga’ sotto la Lanterna nella Genova blucerchiata
Per 15 anni bandiera della Sampdoria, con cui ha vinto uno storico scudetto, il Mancio ha fatto ritorno in Liguria per trovare il figlio Andrea, che ha iniziato una nuova avventura proprio nel club blucerchiato da dirigente. È infatti entrato a far parte dello staff di Lorenzo Giani, capo degli osservatori. Il ritorno a Bogliasco, dove ha lasciato un pezzo di cuore, per lasciarsi alle spalle – almeno per qualche ora – la bufera che lo ha travolto dopo aver detto addio alla Nazionale.
La rimpatriata dell’ex ct con i vecchi compagni di squadra
La toccata e fuga nel capoluogo ligure ha rappresentato anche l’occasione per incontrare amici di vecchia data, compagni d’avventura. Come Attilio Lombardo, suo collaboratore durante l’avventura al timone dell’Italia e, ora, responsabile dell’Italia Under 20, e Gianni Invernizzi, dirigente del settore giovanile della Sampdoria.
I tre, che nella stagione 1990/91 hanno scritto la storia del club doriano agli ordini dell’indimenticato Vujadin Boskov, si sono ritrovati al ristorante Clipper, punto ri riferimento degli sportivi (di recente ha ospitato anche Pirlo e Fabregas), immortalati in uno scatto postato sui social dal titolare del locale William Franceschini.
Mancini torna in panchina? Ma prima serve l’accordo con la Figc
Il nome di Roberto Mancini è stato prepotentemente associato alla panchina dell’Arabia Saudita, che sarebbe pronto a ricoprirlo d’oro. Al momento, l’allenatore marchigiano non si è sbilanciato in merito, mentre vi sono pochi dubbi sul fatto che sia intenzionato a tornare in pista il prima possibile.
C’è da risolvere, però, la grana con la Figc. Pur non essendoci una penale per le sue improvvise dimissioni, dovrà comunque ottenere l’ok della Federazione e, quindi, la risoluzione consensuale del contratto. Insomma, il faccia a faccia con Gravina è necessario per evitare contenziosi legali o uno stop forzato.