I rapporti tra Mauro Icardi e l’Inter tornano a farsi burrascosi dopo l’apparente tregua della scorsa settimana: Spalletti ha spiazzato l’ex capitano (e il suo entourage) escludendolo dalla lista dei convocati per la partita di campionato contro la Lazio, nonostante l’assenza di Lautaro Martinez. In conferenza stampa il tecnico nerazzurro è stato chiaro: “Mauro non sarà convocato, l’ho trovato come un calciatore nuovo per certi versi. Ci sono da valutare le cose successe in questo periodo, anche venerdì”.
E proprio nella seduta di venerdì è accaduto l’episodio che secondo il Corriere della Sera avrebbe portato all’esclusione del bomber. Secondo quanto riporta il quotidiano, prima di una riunione tecnica Spalletti avrebbe chiesto a Icardi se avesse voluto dire qualcosa ai suoi compagni per chiarire la sua situazione. La risposta del numero nove sarebbe stata questa: “Ho chiarito con lei e con la dirigenza, non devo aggiungere altro”.
Le mancate scuse e l’atteggiamento di Icardi non sono piaciute a Spalletti, che d’accordo con Zhang e Marotta ha deciso di tenerlo fuori per il match con i biancocelesti. Il mister toscano pretende, per il bene del gruppo, che Icardi si scusi e si chiarisca ufficialmente con la squadra dopo quanto successo.
La nuova frattura è stata commentata con sorpresa dall’avvocato di Wanda Nara e Icardi, Nicoletti: “La decisione di non convocare Icardi non mi è stata anticipata. Ho sentito ogni giorno Beppe Marotta, che mi ha sempre comunicato che tutto procedeva positivamente”.
Drastico Arrigo Sacchi, sentito dal Corriere della Sera sulla questione: “La decisione di Spalletti sulla carta mi pare scontata e non lo affermo per un fattore politico o disciplinare ma squisitamente tecnico. Se resti in infermeria per 40 giorni non puoi essere in forma come gli altri. Se Spalletti lo avesse fatto entrare e poi si fosse fatto male? Mi piace ricordare che con il Milan ho vinto una Coppa dei Campioni con Gullit che su dieci partite ne ha giocate una sola. Per rispetto al giocatore e al resto dello spogliatoio occorre puntare su chi fisicamente è preparato”.
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