Elena Fanchini aveva un sogno, quel che poteva apparire un obiettivo con la visione della sportiva ambizioso quanto inevitabilmente dettato dalla passione per lo sci e per la natura che aveva manifestato. Intendeva tornare sugli sci, Elena. Il tumore all’intestino che l’ha colpita, nel 2017, e che si è ripresentato – irruente e spietato la scorsa estate – non le ha consentito di realizzare una delle cose che aveva espressamente ancora voluto realizzare.
Ne ha parlato, velatamente con l’emozione stretta nelle parole concesse in una intervista profonda, toccante anche sua sorella Nadia. Anche se Elena ha raggiunto le persone che l’hanno seguita, stimata e ammirata in ogni sua sfaccettatura pubblica.
- Il dolore della famiglia Fanchini
- Le parole della sorella Sabrina
- Sofia Goggia distrutta dal dolore
- Fanchini, il messaggio di Shiffrin e Vonn
- Fanchini, il messaggio di Roda e Malagò
Il dolore della famiglia Fanchini
Sono infatti tifosi, amici, parenti o semplici conoscenti, tra cui anche l’ultima portabandiera olimpica azzurra, Michela Moioli, coloro i quali si stanno riunendo sempre più stretti alla famiglia della sciatrice.
Centinaia di loro stanno raggiungendo la casa di Elena Fanchini e del marito Denis Ottelli Zoletti per rendere omaggio a una donna che ha manifesttao la sua voglia di vivere, di realizzare, anche costruire anche quando il dolore era insopportabile.
A farsi portavoce dello strazio delle persone più care, che hanno vissuto con Elena il percorso dalla diagnosi di cancro alle ultime ore, è Sabrina, la più piccola delle sorelle Fanchini, che ha parlato al Corriere della Sera.
Le parole della sorella Sabrina
Elena Fanchini è scomparsa mercoledì scorso all’età di 37 anni e aveva iniziato a lottare contro il cancro senza mai fermarsi, anzi. Ha lasciato lo sci quando le era impossibile fare altrimenti. E da testimonial AIRC ha dato tutto quel che era possibile:
“Era diventata testimonial dell’Airc – ha spiegato Sabrina Fanchini – e se ancora si può fare qualcosa per lei è sostenere la ricerca contro il cancro: la ricerca è vita”.
La fila per renderle omaggio è costante e incessante, il suo dolore ha scosso tifosi, appassionati o semplicemente individui toccati dalla sua testimonianza umana e vitale, che hanno deciso di contribuire. La raccolta promossa, anche sui social, dalla sorella Nadia ha già toccato cifre importanti, in poche ore.
Sofia Goggia distrutta dal dolore
Dopo l’annuncio della morte di Elena, sono stati tanti i contributi. A Cortina, il 20 gennaio scorso, Sofia Goggia ha dedicato il pettorale rosso proprio a Fanchini dopo la vittoria e oggi l’azzurra ha confessato il suo stordimento:
“Peccato che non abbia fatto in tempo a darglielo, come le avevo promesso – sussurra l’olimpionica, con gli occhi gonfi -. È stata una notizia devastante, alla fine di una giornata che era stata di gioia, per l’oro di Marta (Bassino, ndr) arrivato subito dopo quello di Fede (Brignone, ndr). Fa parte di quelle notizie che non vorresti mai che arrivino: anche se tu sai che prima o poi arriverà, non sei mai pronta per sentirla”.
La Goggia è distrutta per la scomparsa di Elena: “Io oggi sono consumata dalle lacrime. Ho avuto una notte difficilissima, tutte noi l’abbiamo avuta. E stamane ero completamente sbalestrata. Ci siamo unite tutte in un sincero e solidale abbraccio, abbiamo pianto in gruppo. Cercheremo di mettere tutte noi stesse in gara, Elena certamente vorrebbe questo”.
Fanchini, il messaggio di Shiffrin e Vonn
Non sono mancati messaggi di cordoglio da tutto il mondo dello sci. Come quelle della campionessa Mikaela Shiffrin:
“Elena non verrà dimenticata, sono vicina alla squadra italiana, che ha un amore puro”, mentre la connazionale Lindsey Vonn ha affidato a Instagram il suo pensiero: “È un’enorme perdita per la grande famiglia e la comunità dello sci“.
Tra le azzurre che in giornata hanno voluto spendere qualche parola per la Fanchini c’è anche Laura Pirovano, che non è riuscita a trattenere le lacrime:
“Il suo essere genuina e la sua autenticità l’hanno resa speciale, ci uniamo silenziosamente e con tanta solidarietà al dolore della sua famiglia, siamo sicure che sabato ci darà qualcosa in più durante la discesa“.
“Abbiamo fatto a tempo a fare un paio d’anni in squadra insieme – ricorda – e una volta in Argentina abbiamo anche condiviso la stessa camera per un mese. Ricorderò sempre il suo sorriso, soprattutto il suo ottimismo. Con tutte quelle che ha passato, tutti quegli infortuni, guardava sempre avanti”. Non è riuscita invece a dire nulla Elena Curtoni, che con un nodo alla gola ha preferito non rilasciare dichiarazioni.
Fanchini, il messaggio di Roda e Malagò
Infine, anche Flavio Roda (presidente Fisi) e Giovanni Malagò (numero uno del Coni) hanno voluto ricordare Elena Fanchini. Per Roda “Elena era una combattente, anche nel momento in cui ha scoperto la malattia è sempre stata positiva. Era una ragazza positiva, solare, che ha sempre cercato di coinvolgere il gruppo, aiutava le più giovani. Era un riferimento per la squadra e molto protettiva nei confronti della sorella Nadia. La ricordo con grande affetto”.
Malagò confessa: “È una notizia che purtroppo ci aspettavamo, vista l’involuzione degli ultimi giorni. C’è grande tristezza. Alla famiglia, alle sorelle Nadia e Sabrina, va l’abbraccio mio e del Coni. Mi riprometto di andarle a trovare il prima possibile e mi unisco al grande dolore. Il destino ha voluto che succedesse mentre tutte le ragazze sono impegnate ai Mondiali e anche questo fa riflettere”.