Polemiche al termine della sfida tra l‘Empoli e l‘Inter, valida per il decimo turno di Serie A e vinta dai nerazzurri con il risultato di 2-0 grazie alle reti di D’Ambrosio e Dimarco.
Nel post partita, l’allenatore della formazione toscana, Aurelio Andreazzoli, ha attaccato duramente ai microfoni di ‘Sky Sport’ l’operato del VAR, l’arbitro Paolo Valeri, in relazione alla decisione di non intervenire in supporto del direttore di gara Chiffi dopo un contatto nell’area di rigore tra il difensore avversario Danilo D’Ambrosio e il suo numero 10 Nedim Bajrami: “L’ho rivisto brevemente, non ho bisogno di rivederlo quello che vorrei fosse chiaro è che non ho mai parlato di arbitri, perché credo sia una categoria da difendere. Però questa sera gli ho chiesto cosa ci stesse a fare Valeri al VAR, alla scrivania. O era distratto o non riesco a capire, com’è possibile che non vi aiutino quando devono farlo? Lasciamo stare perdere con l’Inter, così come il rosso a Ricci che poteva essere arancione e lo accetto. Però se dal VAR vedi una situazione così chiara mi chiedo perché non si aiutino. Eppure è arbitro anche Valeri. Cosa mi ha detto Chiffi? Sono cose tra me e lui. Mio nipote ha quattro anni e lo vede anche lui che è rigore”.
Andreazzoli ha ribadito i concetti espressi in precedenza anche ai microfoni di ‘DAZN’, sottolineando tutta la sua amarezza: “Quando sono rientrato nello spogliatoio, a fine gara, e mi hanno fatto vedere l’episodio su Bajrami, sono andato a parlare con gli arbitri. Li stimo molto, ci ho un rapporto confidenziale e di stima. Il loro è un lavoro estremamente difficile e per questo ci sono dei mezzi per dare oggettività alle cose (il VAR, ndr). Perché non li aiutano? Valeri che stava facendo? Non so se serva il VAR a chiamata. Ma come è possibile: mio nipote di 4 anni vede questa situazione, non servirà chiamarsi Valeri. Sei seduto alla scrivania e puoi vederlo, come puoi fare. Non parlo degli arbitri in campo ma di uno seduto: quando Valeri arbitra, avrà bisogno di uno che gli darà oggettività alle cose come lui la doveva dare a Chiffi? Rispetto il rosso anche se per me era arancione. Chiedete a Chiffi o al quarto uomo se ho detto qualcosa ma non capisco una decisione così: mi sono meravigliato, coi mezzi che abbiamo… Non va bene così, altrimenti togliamo quella parvenza di oggettività che si vorrebbe dare alle gare. Devono essere oggettive il più possibile: aiutiamo gli arbitri, gli strumenti ci sono. Se qualcuno si ricorda di una mia protesta in qualsiasi gara, che lo dica ora. Il discorso del ‘chiaro errore’ è generale ma in questo episodio non ci sono discussioni. Io non chiedo a nessuno di esprimersi, ho visto io coi miei occhi. sto zitto sempre e ho un ottimo rapporto con gli arbitri. Gli voglio bene, fanno il lavoro più difficile. Aiutiamoli, che ci vuole? Non parlo di arbitraggio, Chiffi ha arbitrato bene: non ha visto l’episodio, Valeri deve vederlo! Se lo vediamo io e te che siamo così, deve farlo anche lui a meno che non fosse stato distratto. Ci dica ‘ero in bagno'”.