Dall’aritmetica promozione in B della Virtus Entella alla retrocessione dell’Union Clodiense in Serie D, fino allo scatto decisivo dell’Avellino di Raffaele Biancolino e all’ennesimo capitolo del duello Padova-Vicenza. Ora sono 180 i minuti che ci separano dalla fine della regular season, con l’ultimo weekend che ha lasciato in dote primi verdetti importanti in tutti e tre i gironi. Entriamo nel dettaglio di top e flop della 36a giornata del campionato di Serie C.
I Top della 36a giornata di Serie C
Avellino, ora butta giù la porta: la B è lì ad attenderti
Il sogno è (quasi) realtà. L’Avellino di Raffaele Biancolino piazza lo scatto decisivo e si porta a +5 sull’Audace Cerignola, regalandosi una notte stellare davanti ai 10.000 del “Partenio-Lombardi” e ipotecando il salto di categoria. Il gol di Facundo Lescano, al sesto sigillo con la maglia biancoverde, consente ai Lupi di iniziare ad aprire la porta della Serie B, che ora va solo “buttata giù” (parola di Biancolino).
Rimonta incredibile di una squadra costruita per vincere e stare lassù, ma partita con un handicap non indifferente: dai soli quattro punti collezionati nelle prime sei apparizioni alla rivoluzione tecnico-tattica, fino all’empatia tra allenatore e calciatori. La festa è già iniziata, manca solo l’ultimo gradino. E contro il Sorrento, ci sono tutti i presupposti per compiere il passo più importante.

Bortolussi, tutta Padova ai tuoi piedi
Nel girone A, ormai, meglio non fare il passo più lungo della gamba. Qualsiasi cosa detta ieri, rischia di cambiare domani. C’è, però, un dato di fatto: il gol partita di Bortolussi pesa tanto quanto il tap-in vincente di Gatti in Virtus Verona-Vicenza. L’ex Novara è riuscito a centrare il bersaglio grosso nel momento più importante della stagione, certificando il nuovo sorpasso del Padova ai danni dei rivali del Lane, ko a sorpresa in casa di un’icona come Gigi Fresco. Colpo di testa che vale tre punti di platino e finalizza anche uno schema su calcio d’angolo preparato nei minimi dettagli dallo staff di Matteo Andreoletti. Piegata la Triestina e un +2 in classifica che vale quanto un +3, considerando il vantaggio negli scontri diretti con la squadra di Vecchi. Ma nel calcio, e nel girone A, mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco.

Canta Gallo, l’Entella è in Serie B
Mister, la B è tutta tua. Dominio Virtus Entella nel raggruppamento centrale, che ha visto la formazione di Fabio Gallo alzarsi sui pedali e piazzare uno scatto alla Marco Pantani, per consolidare definitivamente il primato e mettere la parola fine ai sogni di gloria della Ternana. Promossi senza nemmeno scendere in campo, complice la sconfitta delle Fere contro il Milan Futuro, i liguri hanno ampiamente meritato il salto di categoria, dimostrando una continuità disarmante nell’arco del campionato.
Solidità difensiva e idee a guidare la manovra offensiva biancoceleste, che ha regalato tantissime gioie al “Comunale” e al presidente Gozzi, tra i più lungimiranti del calcio professionistico italiano. Il ritorno in cadetteria non è più soltanto un obiettivo. E gran parte del merito è proprio di Fabio Gallo, che ha sempre fatto della semplicità e del pragmatismo i suoi punti di forza.

I Flop della 36a giornata di Serie C
Vicenza, così no. Ora di Fresco c’è solo Gigi
Nella maniera più rocambolesca possibile, il Vicenza di Stefano Vecchi rischia di aver gettato alle ortiche un’intera stagione. Dalle molteplici occasioni create nell’area della Virtus Verona alla beffa finale, targata Gatti. Un giocatore che a Padova, da qualche ora, amano un po’ di più. Ko pesantissimo per il Lane, che adesso deve trovare la forza per rialzarsi e sperare. 180 minuti alla fine e uno svantaggio da colmare, ancora una volta. Ma adesso si fa dura, durissima, anche per una squadra esperta e arcigna come quella biancorossa. Merito a un’icona come Gigi Fresco, il Sir Alex Ferguson della Virtus Verona, capace di non regalare niente a nessuno e di battere entrambe le prime della classe tra le mura amiche. Che storia.

Cicerelli si infrange sul muro del Futuro
La Ternana pensa già ai playoff e fa bene. L’arrivo di Liverani non ha del tutto rivitalizzato una squadra reduce da un’estenuante rincorsa alle spalle della Virtus Entella, poi conclusasi con esito negativo. Se a questo ci aggiungi anche un super Nava sulla strada delle Fere, il gioco è fatto. E il rigore fallito da Cicerelli nella ripresa, così come tutta la partita dei rossoverdi, è la chirurgica fotografia del rush finale di stagione della Ternana, che si è infrante inesorabilmente sul muro della costanza dell’Entella, per poi sciogliersi come neve al sole e costringere la società ad una scelta drastica in ottica playoff. Che sia la scelta giusta? Ai posteri l’ardua sentenza.

Cerignola, Audace come Icaro. Ma resta una sconfitta consapevole
Nel corso dell’avvicinamento alla partita con il Benevento, c’era già la sensazione che la vittoria dell’Avellino a Catania avesse un po’ smorzato l’entusiasmo dalle parti del “Monterisi”, nonostante l’importante successo di Cava de’ Tirreni. Nessuno, però, avrebbe scommesso su un tonfo così rumoroso. Il 4-2 rifilato dalla squadra di Auteri al Cerignola di Giuseppe Raffaele archivia la pratica promozione diretta nel girone C, certificando il secondo posto dell’Audace dopo tante settimane vissute in testa alla classifica.
L’Avellino si appresta a vincere questo appassionante duello, ma nulla cancellerà la stagione straordinaria dell’undici ofantino, le cui ali sono andate in fumo proprio sul più bello. Soffrire di vertigini, a volte, può far male, soprattutto quando hai puntato in alto come Icaro.
