Qualche mese fa vi abbiamo raccontato tutto quello che c’è da sapere sull’esport picchiaduro: la categoria di videogiochi, cioè, che ha come scopo quello di combattere contro gli avversari in scontri di lotta di vario tipo. Dopo aver partecipato al Red Bull Kumite e aver conosciuto alcuni dei protagonisti della scena, abbiamo deciso di conoscere meglio la community romana di questo genere esportivo.
Abbiamo incontrato Daniele “Bonehead” Ruggiero e Valerio “Trigun” Mecucci, i due pilastri di Bonehead System: un luogo di incontro per appassionati di extreme modding e gaming a tutti i livelli. Ai microfoni di Virgilio hanno raccontato il mondo capitolino dei picchiaduro.
“Curando la community romana, abbiamo tantissimi giocatori che hanno più facilità a incontrarsi regolarmente durante la settimana. Inoltre diamo accesso libero a tutti coloro che vogliono imparare a giocare e dedichiamo una serata a settimana ai picchiaduro” – ha spiegato Daniele. “Allo stato attuale siamo nella scena romana l’unica attività che cura anche, come il ‘dopo lavoro’, l’esport picchiaduro, in particolare Street Fighter. Dedichiamo il nostro tempo alle nuove leve, chi si approccia viene accolto sempre benissimo” – ha aggiunto Valerio.
E tra una intervista e l’altra, incontriamo anche Dario “Redking” Natoli, caster e membro attivo della community. “Essendo un gioco basato sul singolo è ancora più importante l’intera community per avere accesso a più informazioni possibile, anche perché i picchiaduro sull’online hanno ancora qualche limite. Durante i tornei si fa quello che noi chiamiamo ‘level up‘: anche solo il fatto di vedere i giocatori più forti, fa fare una crescita grandissima a livello individuale” – ci ha spiegato Dario.
E si torna ancora una volta a parlare del fenomeno delle gaming house, citando l’esempio di VolGenius, “un brand americano molto forte sulla multigaming, che ha creato una casa dove tutti i loro player di picchiaduro vivevano sotto lo stesso tetto e scambiavano opinioni, tattiche, facevano streaming giornalieri…” – ha commentato Daniele. Ha poi aggiunto che in Italia si investe poco in questo genere eSportivo perché considerato ‘di nicchia‘, e soprattutto perché ‘meno giocato‘: un po’ per il costo, a differenza dei tantissimi titolo free to play, un po’ perché è una categoria individuale in cui il player deve subito assumersi la responsabilità dei suoi risultati.
Ed è questo il sogno di Daniele e Valerio, quello di aprire una house prettamente dedicata ai picchiaduro, o se proprio lo vogliamo dire alla romana, visto che di questa community abbiamo parlato, la ‘Trigoria dei picchiaduro‘! Intanto in progetto c’è un evento di portata internazionale a Roma, ma non possiamo ancora rivelarvi di più…
Nell’attesa, preparatevi a combattere!
HF4