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Euro 2020, Eriksen: Kjaer torna a parlare di quei tragici momenti

Il capitano della selezione danese torna a parlare di quei momento di terrore seguiti al malore di Christian Eriksen, e spinge la squadra verso la qualificazione.

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Attimi di puro terrore quelli del malore in campo di Christian Eriksen contro la Finlandia, attimi che avrebbero potuto mandare nel panico vero persone non addestrate a gestire tali situazioni. Invece, da Capitano ma soprattutto da Uomo, Simon Kjaer ha guidato i suoi compagni intorno al corpo privo di sensi del proprio amico e, stoicamente, si è eretto a muro contro televisioni e pubblico di tutto il mondo, pronti a buttarsi sull’avvenimento come squali. 

Questi sono momenti che possono cambiare la vita di una persona, ma Simon Kjaer non si da arie, non si comporta in modo diverso da prima nonostante gli elogi di tutti il mondo e, dal ritiro della nazionale danese, torna a parlare per la prima volta di quei terribili minuti. Parole, poi, riprese dalla Gazzetta dello Sport:

“Non dimenticherò mai quella giornata – ha detto il capitano della Danimarca -. Ora Christian sta bene, è con la sua famiglia e ha bisogno di un po’ di tempo. Abbiamo reagito tutti come squadra, ognuno come giusto in base alla propria persona. Io però sono orgoglioso di come abbiamo gestito il tutto”. E ancora: “Amo aiutare gli altri, mettermi a disposizione. Come squadra abbiamo avuto molte conversazioni tra di noi, ci siamo concentrati sulle piccole cose e pure su quanto accaduto nell’ultima settimana”.

In conferenza stampa, seduto di fronte al capitano, c’è il portiere Kasper Schmeichel, che come molti altri ne ha tessuto le lodi:

“Simon ha fatto vedere quanto è grande come persona e come leader. Lo ammiro follemente per questo, la Danimarca non potrebbe avere un capitano migliore. Personalmente, rivedere Christian qui in ritiro (venerdì la visita, ndr) mi ha fatto bene”.

Parlando del campo, la Danimarca è ancora a zero punti ma con una vittoria contro la Russia ha ancora ottime probabilità di passare il turno. Questo il pensiero di Kjaer:

“Sembra incredibile, ma tra un paio di giorni tutti potremmo essere a casa. Però sappiamo quali sono i nostri punti di forza e ci concentriamo su quelli. La Russia ha molti ottimi giocatori sottovalutati ma noi non commetteremo questo errore, se lo facessimo non otterremmo il risultato che vogliamo”.

Mentre il portiere, capendo la difficoltà della squadra, chiama a raccolta tutti i tifosi:

“L’atmosfera vissuta contro il Belgio è una cosa che non ho mai provato nella mia vita. Abbiamo già mostrato di cosa è capace questo Paese: di sicuro lasceremo tutto sul campo”.

Prima delle parole dei due calciatori, in conferenza stampa era intervenuto anche il CT della nazionale danese Hjulmand:

“Per noi è come se l’Europeo iniziasse domani, viviamo questa partita come una gara a eliminazione diretta, con una vittoria possiamo passare. La Russia ha due risultati a disposizione, abbiamo bisogno di uno stadio che tremi. Il risultato della partita? Dobbiamo restare concentrati su quello che possiamo controllare. Sono stufo di sentir dire che la Danimarca gioca bene e poi perdiamo. Non torneremo a casa, siamo pronti per una notte magica”.

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