Gli Azzurri di Spalletti dopo due partite agli Europei hanno ottenuto 3 punti. Una vittoria striminzita nel punteggio con l’Albania (solo perché in attacco non la sa buttare dentro nessuno) e una sconfitta col minimo scarto contro la Spagna (abbiamo perso per un autogol, ma le Furie Rosse avrebbero potuto farne almeno 6 se non ci fosse stato un Donnarumma sensazionale). Quindi tutto come assolutamente previsto: che siamo più forti dell’Albania e molto meno forti della Spagna era cosa risaputa. Quindi, sempre come previsto, il passaggio dei nostri agli ottavi, deve passare attraverso la sfida dentro-fuori con la Croazia.
Purtroppo, come spesso ci capita, la sorte non è stata benigna perché se c’è proprio una squadra scorbutica, che ci ha sempre regalato brutte sorprese, motivatissima contro di noi è la Croazia. La quale ha fatto fin qui un cammino pessimo: un tremendo 3-0 contro la Spagna e un 2-2 rocambolesco (diciamo così) con l’Albania, che ne primo tempo avrebbe potuto comodamente farne due o tre. Sembra una squadra lenta, invecchiata e un po’ stanca ma prenderla sotto gamba sarebbe un errore imperdonabile. In campo ha un top player come Gvardiol dietro, un centrocampo stellare con Modric, Kovacic, Brozovic e Perisic e un paio di arieti temibili davanti. Insomma non c’è da stare tranquilli, nemmeno se pensiamo che potrebbe bastare un pareggino per sfangarla o che in qualche modo ci sarebbe la possibilità di essere ripescati come terzi. Ci sarà da sudarsela la qualificazione e basta. C’è di buono che di fatto è una sorta di dentro-fuori come tanto capiterebbe pochi giorni dopo agli ottavi. Ed è in questi casi che i nostri, storicamente, tirano fuori il meglio. Sarà sicuramente una battaglia, ma sinceramente, dopo le prime due partite quante speranze di qualificazione date agli Azzurri?
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