Trentacinque anni, in possesso della doppia nazionalità cipriota e australiana, Theoulì Chrysovalándis è stato designato per l’ultima amichevole degli azzurri prima di Euro2024, contro la Bosnia. In stagione ha diretto due gare di Conference e una di qualificazione alla Champions più un’altra di qualificazione all’Europa League. Vediamo come se l’è cavata ieri sera.
- I precedenti di Chrysovalándis con Italia e Bosnia
- L’arbitro ha ammonito solo un giocatore
- Italia-Bosnia, i casi da moviola
I precedenti di Chrysovalándis con Italia e Bosnia
Il fischietto cipriota non aveva mai diretto prima le nazionali di Italia e Bosnia. Con gli azzurri ha un solo precedente a livello di U.21 (che nella circostanza vinsero) ed ha anche arbitrato a livello di club Fiorentina-Cucaricki 6-0 in Conference lo scorso ottobre.
L’arbitro ha ammonito solo un giocatore
Coadiuvato dagli assistenti connazionali Michaíl Sotiríou Pétros Pétrou con l’italiano Juan Luca Sacchi IV uomo, l’arbitro non ha ammonito alcun giocatore della Nazionale di Spalletti e uno solo dei bosniaci: Huseinbasic (B)
Italia-Bosnia, i casi da moviola
Questi gli episodi dubbi. Nel primo tempo due situazioni da segnalare: prima l’arbitro risparmia a Fagioli un’ammonizione per un intervento su Gigovic al limite dell’area, poi Scamacca viene fermato mentre era lanciato a rete al 31′ ma il fuorigioco effettivamente c’è. Nella ripresa la linea permissiva viene mantenuta, Pellegrini viene graziato su un tackle molto duro. Un episodio da moviola si ha in area bosniaca quando Cambiaso va a terra: le immagini chiariscono che lo juventino cade da solo, non c’è il minimo contatto. L’unica ammonizione arriva solo al 93′ ed è per Huseinbasic che ferma Dimarco in accelerazione sgambettandolo. Poi, lo stesso azzurro si giustifica con il direttore di gara per un pallone buttato via a gioco fermo e si evita un’amonizione. Italia-Bosnia finisce così 1-0.