Forse susciterà meno clamore, vista l’assenza di una evidenza paragonabile ai precedenti come quello inflitto da Luis Suarez, ma il morso di Rudiger a Pogba durante Francia-Germania avrà del suo, un capitolo a parte in questo Euro 2020 che si fa notare per quelle che sono eventi contingenti, ma di notevole impatto per quel che gira attorno a questa competizioni, comprese le implicazioni da un punto di vista geopolitico considerata la dimostrazione di Greenpeace in campo.
Il morso di Rudiger a Pogba: il caso durante Francia-Germania
Così i denti di Antonio Rudiger che affondano nella schiena di Paul Pogba si sono ritagliati uno spazio, una loro collocazione nella sfida tra Francia e Germania e potrebbero costare una sanzione al tedesco, pur “assolto” dall’attaccante francese al centro – come ogni estate – di un caso di mercato e del tutto indifferente all’arbitro e alla VAR che non hanno rilevato e sanzionato l’episodio, come suggerisce anche La Gazzetta dello Sport.
Ricostruendo i fatti, al 45′ della partita più attesa della giornata, Rudiger, mentre marca di spalle Pogba, mette la bocca a contatto con la schiena dell’avversario e sembra infliggergli un morso: le proteste del francese sono immediate, ma non c’è modo di avere ragione e la cosa si conclude così come si è visto sugli schermi.
La protesta di Pogba
Eppure il difensore tedesco è stato ripreso mentre si avvicinava alla schiena di Pogba e poi piegava la testa in avanti, cercando di affondare i denti attraverso la maglia. Il francese del Manchester Utd si è subito lamentato con l’arbitro Juan Carlos Yuste Jimenez.
“Ha morso un po’ e l’ho sentito, l’ho detto all’arbitro – ha spiegato -. Non ha ricevuto nessun cartellino e non voglio che venga sospeso per quella situazione. Alla fine ci siamo abbracciati ed è finita”, la sua dichiarazione conclusiva.
Una frase che si sarebbe colorata d’altro se quel singolo episodio avesse avuto conseguenze differenti, con un risultato insoddisfacente.
“Non avevo il diritto” di farlo: ha fatto sapere dalla sua il difensore tedesco, il quale si rammarica per il presunto morso a Pogba, assicurando di non aver compito quel gesto. “Non dovevo andare così con la bocca contro la sua schiena, è ovvio. Sembra brutto”, ha fatto sapere il giocatore del Chelsea, in una dichiarazione diffusa dal suo agente. “Dopo il fischio finale abbiamo parlato molto amichevolmente con Paul – ha continuato il giocatore del Chelsea – e sia con me che dopo, in un’intervista, ha confermato che non era un morso, come alcuni avevano pensato all’inizio”.
La Uefa, dalla sua, potrebbe intervenire con la prova tv, visto che il direttore di gara non ha visto e non è stata poi analizzato l’accaduto alla VAR.
VIRGILIO SPORT