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Eurolega, Shengelia si carica la Virtus sulle spalle e rovina la serata al Bayern: "golpe" in Baviera

Colpo d'autore di Bologna che si conferma squadra da trasferta, passando in casa del Bayern grazie a uno Shengelia sontuoso da 20 punti

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

Questa Virtus potrebbe davvero fare cose grandi. Solo che se ne ricorda troppe poche volte, ma se azzecca la serata giusta sono dolori per tutti. Citofonare casa Bayern per averne conferma: i bavaresi, che puntano a un posto nella post season, non riescono proprio a venire a capo della formazione bolognese, che passa in Baviera con la naturalezza propria delle grandi squadre. Perché d’accordo, la stagione di Eurolega è ormai bella che andata, ma certe imprese scaldano comunque il cuore. E a Dusko Ivanovic, uno che non vorrebbe perdere neppure giocando a carte alla sagra della polenta di Castenaso, tutto questo risulta perfettamente in linea con la mission che s’è prefissato (terza vittoria esterna in Eurolega da quando siede sulla panchina virtussina)

Il Bayern si illude troppo presto: è grande Virtus

Così la seconda trasferta nell’arco di sole 48 (la prima, senza lieto fine, a Kaunas, ospiti di Trinchieri) diventa una serata da ricordare nel bel mezzo di una stagione continentale per certi versi assai rivedibile. Una notte da vera Virtus, con qualche patema d’animo nel finale, dove le spalle larghe di Shengelia possono tutto e dimostrano di avere tanto spazio per farsi carico delle legittime aspirazioni delle Vu nere.

Che aspettando sempre (come Godot) il sostituto dell’infortunato Clyburn (Damien Jefferson resta sullo sfondo, ma per questa settimana non se ne farà ancora nulla) e ancora orfani di Ante Zizic pescano jolly un po’ in tutti i lati del perimetro, con Belinelli che firma due triple su due tentativi di una pesantezza inaudita e Morgan che continua a crescere a vista d’occhio, rivelandosi alla stregua di un fattore in entrambi i lati del campo.

Curioso insomma che il Bayern si sia ritrovato praticamente sempre a inseguire dopo essere stato avanti 8-0 nei primi 2’ di partita, con Bologna che evidentemente s’era dimenticata di allacciare le scarpe. Quando però Shengelia e Cordinier si sono ricordati di farlo (sul 15-4 per i tedeschi), ecco un contro parziale di 16-3 per andare alla prima sirena avanti di due lunghezze.

Il gran finale di Shengelia, una sentenza dalla lunetta

Sono proprio le due triple di Belinelli in chiusura di secondo quarto a rimandare avanti Bologna, stavolta con ben altre intenzioni. Anche se un Devin Booker da 21 punti di serata è capace sempre di riportare i suoi a contatto, sebbene anche Grazulis decida di partecipare al tiro seriale dall’arco che vale il massimo vantaggio (+9) sul 48-39.

Diventa come giocare al gatto col topo, con parziali e contro parziali per un andamento da montagne russe che pure illude soltanto il pubblico bavarese. Che sul 71-69 in favore della Virtus e 2’ da giocare torna a sperare, ma a quel punto Shengelia decide di chiuderla per davvero. Come? Lucrando dalla lunetta, concedendosi anche un errore che pure non fa alcun male. Finisce 78-69: sarà pure fuori dai giochi per il play-in, ma quando vuole Bologna sa essere anche una “regola”. E per qualcuno, anche una sentenza.

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