Non è possibile costruire un grande futuro senza avere la coscienza di cosa è stato il passato.
Non è una massima zen, ma la considerazione alla quale deve essere arrivato Remco Evenepoel, che ha stilato un bilancio del suo 2021, chiusosi con il quinto posto alla Cronometro delle Nazioni.
Per il talento belga si è trattato di un anno chiave, quello successivo al rientro dopo il terribile incidente subito a Ferragosto 2020 durante il Giro di Lombardia.
Remco riparte proprio da qui e dalla grande paura di non poter tornare ad alti livelli, ormai superata: “Se qualcuno mi avesse detto all’inizio del 2021 che avrei conquistato la medaglia di bronzo ai Mondiali a cronometro, l’argento e il bronzo ai Campionati Europei su strada e a cronometro, non gli avrei creduto. Con il passare del tempo avevo iniziato a credere a tutto quello che sentivo. Pensavo che non sarei tornato a correre, che in gruppo per me non sarebbe più stata la stessa cosa. Poi è tornato la fiducia e adesso penso a costruirmi un grande futuro”.
“Questo per me non è stato un anno sprecato – ha aggiunto il corridore della Deceuninck-Quick Step – Considerando da dove sono ripartito, questa per me è stata una stagione in salita e adesso ho finalmente raggiunto la cima e posso dire di avercela fatta”.
Le idee per il 2022 sono quindi molto chiare e non potrebbe essere altrimenti per un corridore che, a 21 anni, ha già vinto 22 corse in appena tre stagioni da professionista: “L’anno scorso con la vittoria al Giro di Polonia ho portato a casa un risultato importante, mentre nel World Tour nel 2021 non ho vinto una gara così. Nel 2022 voglio fare il vero passo avanti e raggiungere quel risultato che mi è mancato quest’anno”.