La Ferrari spalanca le porte alle Sprint Race, che potrebbero rivoluzionare il weekend della Formula 1. Le qualifiche si terrebbero il venerdì, mentre il nuovo format, che assegnerebbe i posti in griglia per la gara di domenica, si disputerebbe invece il sabato. Una opzione che piace a tanti team, anche al boss del Cavallino Mattia Binotto: “Siamo ovviamente molto impegnati nella discussione con Liberty Media e FIA. Crediamo che sarà positivo cambiare per avere più spettacolo e gare più imprevedibili”.
“Siamo molto attivi nelle trattative, sostenendo un cambiamento che dovrà raggiungere però determinati obiettivi prefissati. Al momento sembra che ci stiamo muovendo verso un buon risultato, ma dobbiamo ancora analizzare tutti i dettagli che potrebbero influire sulla decisione finale. Ritengo che questo lavoro ‘di squadra’ debba continuare e speriamo di trovare una soluzione che metta d’accordo tutti”.
In questa stagione le Sprint Race potrebbero essere sperimentate in occasione di tre Gp. Piuttosto freddo Charles Leclerc: “È un progetto interessante, ma penso che sia necessario prima testarlo e poi decidere se far valere queste corse per la classifica mondiale. Credo comunque che stimoli curiosità avere delle gare brevi al sabato, soprattutto su piste dove si può attaccare e fare sorpassi. Sarò felice di provare questo format”.
Carlos Sainz ha espresso le sue perplessità a Racefans: “È una di quelle cose che, fino a quando non le provi per la prima volta, non saprai mai esattamente come sarà. Personalmente, penso che sia estremamente importante che la gara principale, il Gran Premio, non perda valore. È un po’ pericoloso che, in alcuni casi, ci possano essere due vincitori in un weekend di gara. Dobbiamo assicurarci che ci sia un solo vincitore”.
“Per il resto, però, credo che che, se dobbiamo scegliere un anno in cui provare nuove soluzioni, questo deve essere il 2021. Con la rivoluzione che affronteremo nelle prossime stagioni, sarà importante avere in mano delle idee da valutare per essere pronti con delle soluzioni definitive”.