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F1 Ferrari, Leclerc vince ancora: il commovente gesto per papà Bianchi. Mercato, a Sainz restano due team

Dopo il Gran Premio di Monaco vinto, Charles Leclerc ha voluto ancor di più omaggiare l'amico Jules Bianchi, tragicamente morto nel 2014 a Suzuka. Intanto mentre Vasseur pensa al Canada, Carlos Sainz ridursi il margine di scelta 2025

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Un legame stretto. Per tutta la vita e oltre . E’ quello che legava e lega tutt’ora Charles Leclerc a Jules Bianchi lo sfortunato pilota francese che ha perso la vita in seguito a un tragico incidente durante il Gran Premio del Giappone 2014. Il pilota della Ferrari dopo la vittoria del Gran Premio di Monaco a casa sua ha voluto ricordare lo sfortunato amico e collega ma lo ha fatto anche nei giorni successivi con un gesto encomiabile verso la famiglia.

Intanto, mentre il team principal Ferrari, Fred Vasseur pensa già alla prossima gara, dopo la domenica di sosta, in Canada dove le rosse saranno chiamate a confermare i progressi di Imola e Monaco, c’è chi guarda ancora più avanti. Stiamo parlando di Carlos Sainz le cui opzioni per il futuro cominciano a scarseggiare soprattutto dal punto di vista della competitività, almeno a breve termine.

F1, Leclerc dona il casco di Monaco alla famiglia Bianchi

Una vittoria per papà Herve, una vittoria per Jules Bianchi. Le prime parole di Charles Leclerc una volta tagliato il traguardo, da vincitore, del Gran Premio di Monaco, sono state per due persone per lui fondamentali, in pista e nella vita, che non ci sono più. Oltre il padre che lo ha sostenuto sempre nel suo voler correre, anche la figura dello sfortunato pilota francese deceduto nel 2015 dopo una lunga degenza a causa dei danni riportati per l’incidente tragico di cui era stato vittima al Gran Premio del Giappone del 2014 qualche mese prima.

Così Charles Leclerc ha deciso di donare il casco usato in Giappone (e dedicato proprio al suo grande amico e mentore) alla famiglia di Bianchi, morto in seguito al tragico incidente del 2014. Lo ha rivelato proprio il papà di Bianchi, Philippe con un post su Instagram

“Grazie Charles per questo regalo e il tuo tributo e il tuo supporto per sempre a Jules. Da parte della famiglia Bianchi congratulazioni per la tua fantastica vittoria a Monaco: penso che Hervé (il papà di Leclerc, nda) e Jules siano molto orgogliosi di te e del fantastico uomo e pilota che sei… #per sempre Hervé e Jules“.

Charles Leclerc e Jules Bianchi: come due fratelli

Un rapporto stretto, strettissimo tra Leclerc e Bianchi, e le rispettive famiglie. Jules era più grande di Charles e lo prese sotto la propria ala protettiva sin dai tempi dei kart presso il circuito di karting di Brignoles gestito proprio dalla famiglia Bianchi. Jules ha fatto praticamente da meccanico al piccolo Charles.

E lo ha presentato al suo manager, Nicolas Todt che ha preso Charles sotto la sua ala protettiva portandolo come aveva fatto con Bianchi nella Ferrari Driver Academy. Così Philippe Bianchi in una vecchia intervista a Mowmag sul rapporto tra il proprio figlio che purtroppo non c’è più e Charles Leclerc.

“Charles era più piccolo di Jules di otto anni e quando ha iniziato a correre con i kart Jules lo ha preso sotto la sua protezione. Gli dava consigli utili, lo seguiva in tutto e faceva in modo di guidarlo per migliorare velocemente. Poi gli ha presentato il suo manager, Nicolas Todt, che è ancora oggi il manager di Leclerc. Con Jules erano come fratelli, mio figlio era il maggiore e lui era il minore”.

F1 Ferrari, Vasseur pensa già al Canada: “non sarà facile”

Il segreto in F1, come in ogni sport, è guardare sempre avanti, alla prossima sfida da vincere. Lo sa bene Frédéric Vasseur, team principal della Ferrari che in una recente intervista ha puntato già i fari sul prossimo appuntamento del calendario di Formula 1, il Gran Premio del Canada che si disputerà tra una decina di giorni sulla pista di Montreal:

“Il Canada è quasi l’opposto di Monaco in termini di velocità e deportanza, ma ci sono anche le caratteristiche dei cordoli, molte curve a bassa velocità, chicane e così via. Alcune curve sono simili a quelle di Monaco. Ssiamo più vicini alla Red Bull ma c’è anche la McLaren. La gara sarà molto combattuta fino alla fine”.

F1, mercato: a Sainz restano solo Williams e Sauber/Audi

Alla fine Carlos Sainz, sulla carta oggetto prezioso del mercato piloti, rischia di dover accettare quello che resta. Il pilota in uscita dalla Ferrari per fare posto a Lewis Hamilton, rischia di doversi “accontentare”. Nonostante le trattative intavolate con Red Bull e Mercedes pare questi due top team siano orientati, il primo sulla conferma di Perez, il secondo sulla promozione di Andrea Kimi Antonelli.

Considerando McLaren già “completa” con la coppia Piastri-Norris confermata, a Sainz non restano che team “minori” quali Sauber e Williams. Sainz è stato confermato come l’obiettivo principale della Sauber, che dal 2026 diventerà al 100% Audi.

Nelle ultime settimane, da Imola in poi, si è parlato molto anche di un’offerta di Williams. Secondo il giornalista esperto di F1, Joe Saward il team di Groove avrebbe pareggiato l’offerta economica di Audi con un contratto biennale fino al 2026, primo anno di introduzione del nuovo regolamento tecnico.

La palla adesso passa a Sainz che, ironia della sorte, ha l’imbarazzo della scelta considerando che allo stato attuale delle cose Williams ha raccolto solo 2 punti in classifica col 9° posto di Albon a Monaco, mentre addirittura Sauber, o come è giusto chiamarla, Stake F1 Team è ancora a bocca asciutta di piazzamenti in top ten. Non vorremmo essere in Carlos…

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