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F1 Pagelle GP Austin: Leclerc sceriffo felice, Sainz stratega triste, Verstappen furbo, incubo Hamilton

Voti, pagelle, top e flop del Gran Premio di Austin dopo la grande doppietta Ferrari con Leclerc davanti a Sainz: voti tra alti e bassi dopo la gara del COTA

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Una specie di Natale anticipato due mesi prima. Eh sì che Babbo Natale vestito rosso l’hanno inventato gli americani. Tutto fila, più o meno, con la doppietta della Ferrari nel Gran Premio di Austin. Magistrale la partenza e la vittoria di Leclerc. Sainz forse mastica amaro perchè al posto del monegasco poteva esserci lui. Nel duello mondiale il solito Verstappen furbo mentre Norris viene beffato anche dalla solita gestione rivedibile della McLaren. Applausi per i giovani Colapinto e Lawson ma anche per il veterano Hulkenberg. Austin da dimenticare per Hamilton.

Questo e molto altro nei nostri “top e flop” rigorosamente a stelle e strisce con voti cattivi tra cappelli da cowboys e speroni nelle nostre pagelle croccanti dal Texas.

GP Austin pagelle top: Leclerc scatenato, 10 e lode!

Ha incassato il sorpasso al limite di Sainz nella Sprint e poi il 4° posto in qualifica sempre dietro lo spagnolo. Ha covato per 24 ore la rivincita. Su tutto e su tutti. Perchè lui deve sempre dimostrare qualcosa. E allora magia in partenza e poi una gara su livelli da Hamilton, da Verstappen. Insomma da campione del mondo. Vittoria strameritata. Charles è cresciuto, è maturo, è forte. Applausi!

GP Austin pagelle top: Ferrari indecifrabile ma oggi va bene così, 10

Zero aggiornamenti ad Austin, ein plein in gara. La Ferrari è una monade di difficile lettura, ogni volta, ogni gara. Quando pensi vada bene ti delude, quando sei convinto possa faticare, ti sorprende positivamente. Insomma ogni volta una scoperta, qui ad Austin piacevole. Tanto da fare doppietta. Tanto di cappello, rigorosamente da cowboy essendo in Texas

La cronaca e il report del Gran Premio di Austin

GP Usa, le pagelle flop: Hamilton naufraga in Texas

Non doveva vincere ma praticamente ad Austin c’è stato di passaggio. E da un 7 volte campione del mondo è difficile aspettarselo un week end del genere. Mai in palla, mai in corsa, anche nella Sprint. Quasi irriconoscibile. Basti vedere quello che ha fatto Russell. E se e quando pensi che andrà in Ferrari sorgono quei dubbi sul suo valore assoluto attuale. Dubbi che siamo sicuri spazzerà via con la sua classe. Testa al Messico.

Fonte: Getty

Hamilton si ritira al 3° giro

F1, le pagelle Gran Premio di Austin

  • Carlos Sainz (Ferrari) 8: felice e contento? Non proprio, voleva vincere, pensava di vincere, voleva vincere. Ed invece ha vinto l’altro, quello che lui ieri aveva messo dietro con cattiveria agonistica nella Sprint. Gran week end dello spagnolo in Texas, due secondi posti ma senza ciliegina sulla torta.
  • Max Verstappen (Red Bull) 7: ha rotto il digiuno nella Sprint ma in gara non vince da una vita. Vive di rendita sui punti accumulati a inizio stagione. Anche perchè la McLaren e Norris sbagliano la qualunque. Max tiene botta e comunque guadagna punti sul diretto avversario. Non male per uno corre oramai spesso in difesa. E che difesa nel finale…
  • Lando Norris (McLaren) 5: parte in pole e finisce quarto. Basterebbe questo per spiegare l’insufficienza senza aggiungere altro. Manca l’assalto al posto, a Verstappen battuto nel testa a testa anche quando ha la macchina più veloce e riesce a passare l’olandese che in un modo o nell’altro lo induce all’errore, come in partenza. Stella si lamenta di Marko ma Helmut non ha tutti i torti: l’inglese deve migliorare nella tenuta mentale.
  • Sergio Perez (Red Bull) 6: porta a casa il minimo che può con quello che ha, una Red Bull. Anzi finisce dietro Russell che è partito dalla pit lane. E’ tutto dire, meno male che ora si corre a casa sua…
  • George Russell (Mercedes) 7: rovina tutto al sabato in qualifica, ricostruisce tutto con una grande gara qualcosa come oltre 40 giri sulle hard. Riabilitato.
  • Oscar Piastri (McLaren) 5: maluccio, qualifiche sprint pessime, Sprint Race anonima come le qualifiche e gara senza picchi. Dopo la vittoria di Baku si è un po’ ridimensionato da solo.
  • Nico Hulkenberg (Haas) 8: non ci sono più aggettivi per il tedesco. Praticamente è come mettere soldi in banca con lui. Audi ha fatto un affarone a prenderloi.
  • Liam Lawson (Racing Bulls) 9: la differenza col buon Ricciardo si vede subito. Non ce ne voglia Daniel. Fa incavolare Alonso nella Sprint, poi lo svernicia in gara così come fa col compagno di scuderia Tsunoda. Perez è avvisato, questo punta dritto alla Red Bull.
  • Franco Colapinto (Williams) 7,5: continua a fare punti, continua a sorprendere. Pensare che rischia seriamente di stare fuori il prossimo anno fa male. Binotto ci sei?
  • i track limits 0! Ne sono stati contati tanti quanti i mal di testa di chi ha provato a capire il metro di giudizio per distribuirli. E pensare che proprio in America, in Indy non ci sono. Uno dei tanti retaggi di una F1 attenta a ste fesserie che poi si lascia sfuggire ali flessibili e sistemi di modifiche sotto il naso.

F1 senza sosta, prossimo week end Gp del Messico

La seconda sosta è oramai alle spalle e la F1 viaggia veloce verso fine stagione. Subito dopo Austin, niente pausa, il calendario del Mondiale 2024 non lascia scampo, tutto il circus si trasferisce nel centro America dove nel prossimo fine settimana si corre il Gran Premio del Messico cui seguiranno sempre oltreoceano Brasile e Las Vegas.

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