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F1 GP Belgio, Ferrari: musi lunghi dopo la Sprint Race. Vasseur, Sainz e Leclerc tra cause e colpevoli

Alla fine della Sprint Race del Gran Premio del Belgio, il team principal della Ferrari, Vasseur, Sainz e Leclerc hanno analizzato i motivi per cui la Ferrari non ha trovato il guizzo vincente durante il caos dei pit stop

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Un sabato sotto le aspettative per la Ferrari al Gran Premio del Belgio. La gioia per la pole position di Charles Leclerc ieri in qualifica ha lasciato spazio ad un pizzico di amaro in bocca per la Sprint Race in cui i due piloti della rossa non hanno saputo trovare un guizzo insieme al team che li mettesse davanti con il caos pit stop ai primi giri, come invece successo alla McLaren con Piastri e l’Alpine con Gasly entrambi poi finiti sul podio dietro il solito cannibale Max Verstappen e davanti proprio ai due drivers di Maranello. Il team principal Frederic Vasseur ha spiegato nel dopo gara cosa non è andato nella gestione della SR.

GP Belgio, Vasseur analizza la Sprint Race: “Penalizzati dagli eventi”

Ai microfoni di Sky Sport F1, il team principal della Ferrari Frederic Vasseur ha parlato di come il caos ai box nei primi due giri della Sprint Race non abbia favorito la Sprint Race di Sainz e Leclerc. Nel finale un sorrisino ironico alla domanda di Federica Masolin sul rinnovo del pilota monegasco…

“I pit stop non ci hanno sorriso: il nostro box era vicino alla corsia box, era complicato rilasciare le vetture in sicurezza mentre entravano tutti, abbiamo seguito la procedura ed è andata come andata, per Sainz sicuramente abbiamo perso delle posizioni. Charles la stessa cosa, c’era una Mercedes che rientrava e abbiamo dovuto aspettare. Poi quando entri in pista dietro è difficile recuperare posizioni.

Domani abbiamo una grossa opportunità partendo davanti con Charles, difficile fare delle previsioni con un meteo così mutevole. Verstappen? Non penso a lui ma alle Ferrari, finora abbiamo avuto sempre un buon passo sia con le gomme d’asciutto che col bagnato, dobbiamo concentrarci su noi stessi, sul passo gara”

Ferrari dopo la Sprint Race, Leclerc: “Ero dietro Sainz…”

Anche Charles Leclerc ha masticato amaro dopo la Sprint Race che lo ha visto disputare una gara anonima, sempre dietro Sainz senza riuscire a trovare il passo. Ecco le sue parole ai microfoni di Sky Sport F1:

“Purtroppo il box e la strategia hanno complicato le cose. Sainz era davanti e quindi ha pittato prima, come da strategia, non potevo fare molto. C’è stato anche un problema al pit stop e ho perso 2-3 posizioni. Non abbiamo massimizzato, quindi quando non abbiamo il passo dobbiamo massimizzare il risultato il più possibile. Difficile fare previsioni per domani, quando ci si aspetta l’asciutto piove e così anche il contrario“.

Sprint Race in Belgio, Sainz recrimina: “Procedura pericolosa”

Anche Carlos Sainz, 4° al traguardo della Sprint Race in Belgio recrimina su quello che poteva essere ed invece non è stato. Lui si era fermato subito alla partenza lanciata dietro la Safety Car e in teoria sarebbe potuto rientrare alle spalle di Piastri, anche davanti a Max Verstappen, ma il caos in pit lane con tutti che rientravano gli ha fatto perdere tempo e questa cosa non è piaciuta allo spagnolo che ai microfoni di Sky ha detto apertamente:

Meglio non avere 20 macchine in pit-lane, è una situazione molto pericolosa perchè prima o poi potrebbe succedere qualcosa. Ma in quel momento era scelta obbligata mettere le intermedie, la pista si asciugava velocemente. La gara si è decisa sul pit-stop, ho perso tre-quattro posizioni che mi sono costate il podio. Non sempre le cose vanno come vorremmo, ma bisogna andare avanti“.

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