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F1, GP Brasile, Horner difende Verstappen: "Tutti lo attaccano". E punge i commissari di gara

Christian Horner torna sulle critiche rivolte ultimamente da più parti a Max Verstappen, difendendo il proprio pilota dopo le libere del GP del Brasile. Inoltre commenta la possibilità che Colapinto approdi in Red Bull

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Il fine settimana del GP del Brasile è iniziato con le prime prove libere, che hanno visto svettare Lando Norris seguito da George Russell e da Oliver Bearman per la quota rookie alle prese con le FP1 (anche se in questo caso parliamo di una sostituzione in corsa del titolare del sedile in Haas Kevin Magnussen, al momento indisposto).

E mentre le Ferrari sono sesta e settima, rispettivamente con Charles Leclerc e Carlos Sainz, per trovare il nome del campione regnante di F1 e attuale capoclassifica Max Verstappen bisogna scorrere sino alla quindicesima posizione. In realtà il pilota Red Bull ha optato per delle libere da remi in barca per non dare troppi riferimenti agli avversari (in particolare McLaren). Non a caso l’olandese ha ottenuto dei tempi ottimi con la gomma media.

Libere GP Brasile, Horner spiega il piazzamento di Verstappen

A Sky Sport F1 il team principal Christian Horner ha illustrato il modus operandi intrapreso nelle FP1: “Max non ha completato il proprio giro con le gomme soft per risparmiarle“. Verstappen, che in questo fine settimana dovrà montare il sesto motore V6 della Honda in questa stagione e quindi sconterà cinque posizioni nella griglia di partenza della gara di domenica, ultimamente però non se la sta passando benissimo.

È ancora sanguinante la ferita dei 20 punti di penalità incassati nel precedente appuntamento in Messico, ma prima ancora ci sono stati i fatti di Austin, con il duello in pista al limite dei regolamenti tra Verstappen e Norris in cui però alla fine è stato quest’ultimo ad aver avuto la peggio a livello sanzionatorio (ma parliamo di 5 secondi di penalità).

Tutti contro Verstappen: il pilota al centro delle critiche

La condotta del tre volte campione del mondo è sempre stata arrembante (per usare un eufemismo) sin dai suoi primi passi in F1. Ma ultimamente, sarà il nervosismo di sentire il fiato sul collo di McLaren e quindi qualcuno capace di mettere davvero pressione a lui e Red Bull rispetto ai monologhi delle precedenti stagioni, Verstappen sta calcando un po’ di più la mano, in particolare quando c’è da duellare con Norris.

Gli episodi del Messico hanno scatenato le critiche di appassionati e addetti ai lavori, tra cui Damon Hill (che ha parlato di un atteggiamento di “intimidazione” in pista) e di Johnny Herbert, secondo cui il pilota di Red Bull avrebbe tentato di mettere fuori gioco Norris per consentire la doppietta Ferrari (il britannico chiuderà poi secondo tra il vincitore Sainz e Leclerc).

Verstappen: “Ho vinto tre titoli, so cosa faccio”

Con la consueta simpatia che lo contraddistingue, l’olandese in Brasile ha affermato che, dall’alto dei suoi tre titoli mondiali, sa cosa fa, e non intende ascoltare le opinioni altrui. “Ho cercato solo di massimizzare il risultato, a me piace vincere, non perdere”, ha aggiunto.

Per poi concedersi pure un po’ di dietrologia: “Stanno uscendo ora tutti allo scoperto dopo la passata stagione in cui tutto è stato perfetto ed ero inattaccabile. Penso di avere il passaporto sbagliato per questo paddock, in fin dei conti”, riferendosi ad una presunta antipatia dei media britannici nei confronti dei piloti di nazionalità diversa come la sua. Oltre ad una altrettanto presunta disparità di trattamento quando c’è da sanzionare.

Horner difende Verstappen, la stoccata ai commissari di gara

Tornando quindi ad Horner, il team principal ha fatto quadrato per il proprio pilota: “Ritengo che Max negli ultimi tempi sia stato attaccato da ogni parte. Lui però ha le spalle grosse e sarà determinato a reagire questo fine settimana”.

Poi la stoccata ai commissari di gara, allargando poi il discorso sul lavare i panni sporchi della F1 in privato: “In nessun altro sport gli arbitri rilasciano interviste sulle decisioni che hanno intrapreso. Non penso che dovrebbero parlarne neanche i piloti”.

Colapinto al posto di Perez? Horner risponde

Infine, un accenno agli assetti futuri in squadra. Se Sergio Perez come se nulla fosse ostenta sicurezza riguardo la sua presenza nel team anche nel 2025 (nonostante il recente flop in casa in Messico, e pure le libere in Brasile non sono partite con il piede giusto, chiudendo penultimo), in realtà pare che Red Bull stia valutando il da farsi dopo la fine dell’attuale stagione.

Uno dei nomi più chiacchierati come sostituto del messicano è Franco Colapinto, nuovo colpo di fulmine della F1 (attualmente in Williams). Tuttavia lo stesso Horner ha ribadito la volontà di valorizzare i talenti che hanno già in casa: “Abbiamo Liam Lawson ed altri ragazzi del programma Red Bull. La porta per Colapinto è comunque aperta, è un pilota giovane con una carriera interessante, ma come ho detto abbiamo altri talenti a nostra disposizione”. Tra le altre opzioni, quella interna di Yuki Tsunoda e il francese Isack Hadjar, in corsa per il titolo F2 contro il ragazzo del vivaio McLaren Bortoleto.

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