Archiviata la Sprint Race del GP di Qatar, si completa anche il quadro dei titoli del Mondiale di F1 2023: dopo Red Bull tocca a Max Verstappen laurearsi campione del mondo, conquistando il trionfo iridato (il terzo nella sua carriera) in maniera inedita, cioè il sabato di gara grazie al piazzamento ottenuto nella corsa odierna in quel della pista di Losail (secondo posto) e il contestuale ritiro del compagno di squadra Sergio Perez all’undicesimo giro, in teoria l’unico che poteva rosicchiare qualche punto all’olandese in virtù della piazza d’onore del messicano nella classifica di campionato.
- Verstappen dopo il terzo titolo: "Fiero del lavoro svolto dal team"
- Piastri: "Con Verstappen dietro pensavo di essere nei guai"
- Norris non nasconde l'amarezza: "Ho complicato tutto"
- Ferrari, beffa per Leclerc: penalità di 5 secondi
- Sainz critica la scelta delle gomme morbide
- "Domani penso che nessuno monterà le morbide"
Verstappen dopo il terzo titolo: “Fiero del lavoro svolto dal team”
Dopo la Sprint Race, per la cronaca vinta dal poleman Oscar Piastri (al suo primo successo in carriera), Verstappen ha commentato a caldo ai microfoni di Sky Sport:
“Una sensazione fantastica, è stata un’annata incredibile con grandi gare: sono estremamente fiero del lavoro che ha svolto il team: essere tre volte campione del mondo è incredibile.
Continueremo certamente a spingere e a fare il meglio che possiamo. Oggi è stata una gara entusiasmante malgrado le safety. Oscar ha fatto davvero una grande prova; è partito con le medie, ho provato a prenderlo ma alla fine non ci siamo riusciti”.
Messo da parte il titolo costruttori per Red Bull nel precedente GP del Giappone e chiuso il cerchio con quello piloti, ora si può iniziare a parlare di futuro. Ma il pilota ha preferito non sbilanciarsi:
“Vedremo cosa accadrà, adesso mi sto godendo il momento ma speriamo di poter proseguire così di slancio”.
Infine, sul ritiro di Perez (causato da un tentativo di sorpasso andato male da parte di Esteban Ocon), l’olandese ha ammesso di aver capito con l’ingresso della Safety Car il fatto che il titolo era ormai suo, nonostante il team radio ha preferito aspettare l’annuncio al proprio pilota una volta terminata la gara:
“Sì, ho visto Perez ovviamente, ma a quel punto ero concentrato sul tentativo di vincere la gara”
Piastri: “Con Verstappen dietro pensavo di essere nei guai”
Le problematiche legate alla pista e al rispetto dei track limits nella Sprint Shootout sono alle spalle per Verstappen. Lo stesso dicasi per le McLaren, con i due piloti che in fase di qualifica si sono visti annullare i propri risultati sul circuito a causa dell’infrazione dei limiti del tracciato. Ma dopo un venerdì da incubo per la scuderia di Woking, il sabato lo spartito è cambiato con Piastri autore della pole nel Shootout poi confermatosi vincitore della Sprint davanti a Verstappen e al compagno di squadra Norris.
L’australiano ha commentato a Sky Sport:
“Sono molto contento, è stata una gara molto stressante. La Safety Car non mi ha favorito, sono comunque riuscito a gestire bene le gomme medie. Tutto quello che abbiamo imparato nel corso della Sprint Race sarà utile per domani.
Sinceramente quando Max si è preso la seconda posizione pensavo di essere nei guai, ma alla fine il passo era buono e sono stato in grado di vincere”.
Norris non nasconde l’amarezza: “Ho complicato tutto”
Norris ha aggiunto:
“Non sono contento del tutto della mia gara ma, per prima vorrei congratularmi con Oscar e con Max che si è laureato nuovamente campione del mondo. Oscar ha vinto la sua prima gara, prima di me.
Ho iniziato con una brutta partenza che ha complicato tutti i piani. Dopodiché ho messo in scena una rimonta importante con bei sorpassi. Per il team arriva un altro doppio podio, per cui un grande risultato. Le gomme? Sapevamo che, con le medie, avremmo fatto meglio rispetto alle soft. Era solo questione di aspettare il calo delle rosse com’è poi successo”.
Ferrari, beffa per Leclerc: penalità di 5 secondi
Chiudiamo con il fronte Ferrari, con Carlos Sainz piazzatosi al sesto posto, seguito da Charles Leclerc. Ma per quest’ultimo c’è stata le beffa per i soliti track limits: il monegasco risulta essere uscito troppe volte nel corso della Sprint dai cordoli, ergo ecco 5 secondi di penalità e arretramento al 12esimo posto, facendo svanire così anche i due punti per la classifica. Ironia della sorte, proprio i track limits infranti da altri nella giornata di ieri avevano consentito a Leclerc di risalire nei piazzamenti per la griglia in gara a scapito dei McLaren.
Sainz critica la scelta delle gomme morbide
Intanto Sainz ha commentato la strategia di gara di Maranello, ovvero il montaggio di gomme morbide per le monoposto rosse alla partenza:
“È stata una gara complicata, fin dal giro di formazione l’avevo capito con le gomme morbide: giravo bene alla prima curva, ma poi è stato molto difficile perché perdevamo tre secondi al giro a causa del degrado.
Per me, la nuova morbida sarebbe stato un vantaggio, anche se il team che aveva messo a punto la media sapeva che avremmo sofferto molto. Abbiamo pensato che avremmo avuto una partenza migliore. Quello che non ci aspettavamo era di perdere tre secondi alla fine della gara, è stata un po’ una sorpresa. La cosa positiva è che siamo finiti in zona punti, pur sbagliando scelta, probabilmente“.
E sulla battaglia con i rivali, a cominciare dal compagno di squadra Leclerc, lo spagnolo ha aggiunto:
“Abbiamo combattuto tutti tra di noi, non solo io con Charles. Noi ci siamo difesi a vicenda, ma con la prima Safety Car ho avuto problemi e ho fatto circa due giri soffrendo. Su questo dobbiamo capire per domani”.
“Domani penso che nessuno monterà le morbide”
Tornando poi sulle gomme, Sainz ha affermato:
“Se avessimo saputo cosa avremmo pagato la scelta sarebbe stata diversa, di certo non le morbide. Per domani ne ho di nuove, magari le metto per un giro e poi me ne dimentico, ma al di là di ciò potrei montare una media o una hard, altrimenti rischiamo di soffrire ancora.
Dalla gomma soft non abbiamo ricavato niente perché è stata un tale disastro che domani non penso che nessuno la monterà, se non per fare un giro in partenza e poi tornare subito ai box perché non serve a niente, ma vedremo.
Se necessario per la sicurezza faremo tre soste, perché non vogliamo che accada quello che è successo nel 2021 con i track limits, anche se la FIA, per qualche motivo, ha insistito con questi cordoli”.