Ѐ storica l’eliminazione in Q1 per il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, che ha chiuso con il 16mo tempo le qualifiche per il GP dell’Arabia Saudita, secondo round del Mondiale 2022 di F1. Il pilota britannico della Mercedes, che solo quattro mesi fa ha raggiunto la 103esima pole della sua carriera proprio sul circuito arabo, partirà in ottava fila a Gedda, dalla sedicesima posizione.
Un’eliminazione clamorosa che – ad eccezione di incidenti (come successo nel 2017 in Brasile), squalifiche o problemi tecnici – non capitava da 13 anni. Per l’esattezza: da Silverstone 2009, quando Hamilton partì addirittura dalla 19esima griglia, la penultima. E dopo quell’episodio si è qualificato in Q2 per 83 gare di fila.
“Sono sorpreso dal risultato, perché le ultime libere erano andate bene. Ho faticato con il bilanciamento della macchina e ad un tratto è diventato difficile guidarla – ha spiegato subito dopo la gara il pilota britannico – Naturalmente non sono dove vorrei essere, il che mi rende molto nervoso. Volevamo proseguire la scia positiva delle sessioni precedenti e forse ci siamo spinti troppo oltre. Domani avrò la stessa macchina che avevo in qualifica, quindi non credo di poter rimontare, ma darò tutto”.
Risulta inspiegabile tuttavia, alla luce delle dichiarazioni di Hamilton, la situazione del suo compagno di squadra, George Russell, che ha rattoppato la delusione in casa Mercedes, siglando il quarto tempo. Così, il manager austriaco Toto Wolff è intervenuto ai microfoni di SkySport per fare un po’ di chiarezza: “Qualcosa sulla macchina di Lewis non ha funzionato. Non aveva grip sull’asse posteriore. La differenza rispetto alla vettura di George non è enorme. Abbiamo alcuni elementi sulla vettura che ancora non capiamo abbastanza e che quindi non funzionano come dovrebbero”.
Di certo non deve aver aiutato l’esperienza vissuta in seguito all’attacco terroristico di venerdì ad un impianto petrolifero vicino al circuito di Gedda. Tanto che alcuni piloti, tra cui lo stesso Hamilton, avevano chiesto di non correre. “Non vedo l’ora di tornare a casa”, aveva raccontato il pilota ai microfoni di Canal Plus.
