Una tempesta in un bicchiere d’acqua, almeno è così che la FIA ha voluto chiudere la vicenda riguardante Toto Wolff e la moglie Susie Stoddart. La Federazione aveva comunicato di avere avviato un’indagine interna (ma senza fare nomi degli interessati o delle squadre, ndr) e nel giro di un paio di giorni è arrivata anche la conclusione: “Nessun conflitto di interessi”.
- Il comunicato della FIA
- Lo scandalo che ha coinvolto Wolff e la moglie
- La replica delle scuderie e la posizione di Ben Sulayem
Il comunicato della FIA
A chiudere la vicenda ci ha pensato un comunicato della FIA che anche in questa circostanza però non fa nessun nome e non cita nessuna scuderia: “Dopo aver esaminato il Codice di condotta e la politica sul conflitto di interessi di Formula One Management e confermato che sono in atto adeguate misure di salvaguardia per mitigare qualsiasi potenziale conflitto, la FIA ritiene che il sistema di gestione della conformità della Fom sia abbastanza solido da prevenire qualsiasi divulgazione non autorizzata di informazioni riservate”.
Lo scandalo che ha coinvolto Wolff e la moglie
Al centro dello scandalo che ha colpito negli ultimi giorni la Formula 1 c’è Toto Wolff, il team principal della Mercedes, e a rendere la questione ancora più complicata (o avvincente a seconda dei punti di vista) il coinvolgimento della moglie Susie Stoddart. L’ex pilota che ha sfiorato la Formula 1 e che ora è direttrice della F1 Academy, la competizione al femminile rilanciata dalla Formula 1.
A lanciare l’accusa era stata Business F1 secondo la quale all’interno del circus della F1 c’era grande preoccupazione per questa situazione che poteva generare un conflitto di interessi con Susie, addentro alle cose Fia, in grado di dare informazioni esclusive e di prima mano al marito Toto.
La replica delle scuderie e la posizione di Ben Sulayem
La posizione della Fia che aveva deciso di indagare sulla vicenda è stata presa di mira dalle altre squadre della F1, i dieci team si sono dissociati in maniera netta dalle accuse mosse nei confronti di Susie Wolff mettendo la Fia in una posizione decisamente difficile.
La decisione di aprire un’indagine, esclusivamente basata su un’indiscrezione giornalistica, non è piaciuta alla FOM presieduta da Stefano Domenicali e questa vicenda rischia di mettere in grande difficoltà il presidente della Fia, Mohaammed Ben Sulayem, considerato come un leader troppo impulsivo.