2026, “odissea” in Formula 1. Parafrasando il titolo di un film che ha fatto la storia del cinema si potrebbe sostenere che se il 2022 è stato l’anno della rivoluzione nella classe regina del motosport per i tanti cambi regolamentari con i quali hanno dovuto fare i conti le scuderie nella progettazione delle monoposto, il 2026 potrebbe segnare un’altra svolta per l’interesse crescente che la F1 sta riscuotendo presso gli sponsor e gli appassionati, grazie al buon lavoro svolto da Liberty Media sotto la gestione di Stefano Domenicali.
- F1, obiettivo 2026: l'anno del ritorno dei grandi costruttori
- Red Bull-Honda, matrimonio di ritorno? Le indiscrezioni dalla Germania
- Honda e Formula 1, una storia di grandi successi
F1, obiettivo 2026: l’anno del ritorno dei grandi costruttori
Il campionato del mondo numero 77 potrebbe infatti passare alla storia come quello dell’avvento, o in qualche caso del ritorno, dei grandi marchi di costruttori, evidentemente persuasi di come scommettere sulla Formula 1, nonostante i costi elevati, possa diventare una fonte di ricavi e ulteriore popolarità.
Ecco così che oltre all’Audi, che ha già ufficializzato il proprio ingresso in F1 dal 2026 come partner dell’attuale Sauber, prossima a trasformarsi in Sauber Audi con tanto di possibile ingresso nel capitale sociale della scuderia elvetica, tutto lascia pensare che anche Honda possa decidere di tornare ufficialmente in Formula 1 proprio a partire dal 2026.
Red Bull-Honda, matrimonio di ritorno? Le indiscrezioni dalla Germania
L’indiscrezione in arrivo da Autosport è legata a quella che, allo stato attuale, coincide solo con il rispetto di una scadenza, benché particolarmente significativa. La scuderia di Sakura ha infatti effettuato ufficialmente la registrazione come costruttore per il ciclo tecnico che prenderà il via appunto nel 2026, come confermato da Koji Watanabe, presidente di Honda Racing, in occasione della presentazione dei piani sportivi di Honda per il 2023: “In quanto HRC, ci siamo ci siamo registrati come costruttore di Power Unit per il 2026. La scadenza era fissata per il 15 novembre e lo abbiamo fatto per continuare la ricerca nelle corse”.
Insomma, ufficialmente non ci sono passi concreti per il ritorno di Honda in F1 dopo l’addio avvenuto al termine della stagione 2021, sebbene le power unit del costruttore giapponese abbiano spinto Red Bull e AlphaTauri anche nella stagione appena terminata con la registrazione di Red Bull Powertrains, ma l’indizio c’è eccome, dal momento che il mancato rispetto della scadenza avrebbe creato non pochi ostacoli a livello burocratico qualora da Sakura fosse poi arrivato l’effettivo via libera verso il ritorno nel Circus. Secondo Autosport, la futura collaborazione Red Bull-Honda potrebbe vedere il team austro-inglese concentrato sullo sviluppo del termico, mentre Honda si concentrerebbe sulla parte elettrica.
Honda e Formula 1, una storia di grandi successi
Quella tra la Honda e la Formula 1 è stata una storia piena di successi, ma anche di divorzi e… nuovi matrimoni. Dopo aver legato il proprio nome nella seconda parte degli anni ‘80 all’epopea della McLaren di Ayrton Senna, un primo addio nel 1992 e il ritorno come fornitore della Bar, British American Racing di Ross Brawn che avrebbe poi rilevato il team, la fallimentare esperienza del biennio 2015-2017 al fianco della McLaren ha preceduto un nuovo periodo di trionfi targati Honda proprio grazie alla Red Bull, con il titolo mondiale conquistato da Max Verstappen nel 2021, dopo che il 2 ottobre 2020 la casa giapponese aveva annunciato ufficialmente un nuovo ritiro dalla massima serie alla fine del 2021.
Un annuncio che ha appunto preceduto l’accordo con la scuderia di Milton Keynes che ha visto Honda rimanere come partner tecnico e fornitore di tecnologia sviluppata però dalla Red Bull Powertrains.
Tutto da verificare, comunque, ma il dato di fatto certo è il rinnovato interesse dei grandi costruttori per la Formula 1 del futuro e soprattutto per la sua ecosostenibilità, uno dei fiori all’occhiello di Liberty Media, decisa a puntare sempre di più su su carburanti alternativi (il carbon neutral spingeranno i turbo proprio dal 2026) e su una maggiore elettrificazione. Non a caso proprio dal 2026 le power unit delle monoposto di F1 avranno un motore elettrico potente quanto quello termico.
Si giustificherebbe così, oltre all’avvento dell’Audi, la volontà di Porsche di accettare la sfida F1, sebbene la casa non abbia ancora individuato il proprio partner, dopo le voci sulla Williams e il mancato accordo con la stessa Red Bull