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F1, lo sfogo di Verstappen dopo la condanna: “Posso anche smettere”. E a supporto arrivano Hamilton e Norris

Il pilota olandese della Red Bull ha chiuso al secondo posto il GP di Singapore ma è ancora polemico dopo la condanna a “lavori socialmente utili” per una parolaccia nel corso della conferenza stampa

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Una parola di troppo, anzi in questo caso una parolaccia che potrebbe addirittura mettere fine alla carriera di Max Verstappen nel mondo della Formula 1. Il pilota olandese nonostante il secondo posto conquistato nel Gp di Singapore che lo avvicina al mondiale, ha infatti minacciato il suo addio al circus dopo quello che è successo nel corso degli ultimi giorni.

I motivi dello sfogo

Per raccontare lo sfogo di Max Verstappen serve fare un passo indietro e a una decisione decisamente unica nel corso della storia della Formula 1. L’olandese infatti è stato condannato ad effettuare alcuni lavori di pubblica utilità per aver infranto l’articolo 12.2.1k del Codice sportivo Internazionale della Fia, quello che riguarda la “cattiva condotta” dopo una parolaccia pronunciata nel corso della consueta conferenza stappa del giovedì proprio a Marina Bay.

La minaccia di Max Verstappen

Una decisione, quella della FIA, che non è andata proprio giù al campione olandese e che dopo la fine del GP torna all’attacco con quella che sembra una “minaccia” piuttosto seria da parte di Verstappen: “Queste sono cose che determinano anche il mio futuro. Quando non puoi essere te stesso e quando devi affrontare tutte queste cose stupide. Sono in una fase della mia carriera in cui non voglio preoccuparmi di queste cose. E’ bello avere successo e vincere gare ma quando hai vinto gare e campionati, allora vuoi solo divertirti. Ma quando ti trovi di fronte a certe cose, non è più il modo per continuare a praticare questo sport”.

Le pagelle del GP di Singapore

E l’olandese rincara la dose: “Per me a un certo punto basta. Le corse continueranno sicuramente senza di me, come anche la Formula 1. Smettere non è un problema. Rimarrò sempre me stesso e non cambierò neanche il mio modo di comportarmi. Come l’hanno presa gli altri? Ho messo la dichiarazione della FIA nel gruppo con gli altri piloti e hanno riso tutti”.

L’intervento di Hamilton

E sul “caso parolacce” con annessa condanna arriva anche l’intervento di un veterano della Formula 1 come Lewis Hamilton che si schiera apertamente dalla parte del “rivale” Verstappen: “E’ stata una decisione ridicola – ha detto il prossimo pilota Ferrari – il nostro è l’apice dello sport ed è normale commettere errori, non sono per nulla d’accordo con quanto sta succedendo. Io quei lavori socialmente utili non li farei, mi auguro che Max la pensi come me”. E sulla stessa linea si è schierato anche Lando Norris: “Non sono d’accordo con nessuna delle decisioni che è stata presa in questi giorni”.

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