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F1 Mugello, tifosi Ferrari rassegnati: "La macchina fa pena"

La Ferrari finisce a punti ma ancora una volta nelle retrovie e i ferraristi insorgono sui social

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Due Safety Car, due bandiere rosse e tre ripartenze non sono bastate alla Ferrari per risorgere nel giorno della festa del millesimo gran premio in Formula 1. Una festa opaca come quel rosso amaranto celebrativo ma indice dell’oscurità che ha avvolto il cavallino rampante questa stagione. Tifosi oramai rassegnati che sfogano sul web la loro rabbia. E non solo loro…

Sconforto Ferrari al Mugello

Doveva, poteva essere la gara della svolta o comunque dell’orgoglio la gara del Mugello per la Ferrari, il numero 1000 della sua storia su una pista dove il motore contava meno che a Monza e Spa. Ed invece pochi punti, a parte la qualifica di Leclerc (quinto ma con la bandiera gialla che ha bloccato molti dietro di lui in Q3) e la buonissima partenza del monegasco, è andato un po’ tutto come nelle ultime gare. Per non parlare di Vettel, sempre e solo nelle retrovie, senza mai un guizzo con la testa oramai alla Racing Point o Aston Martin che sarà il prossimo anno.

Sui social la rabbia Ferrari

Il live sentiment dei tifosi della rossa è tendente al depresso: “Sentire Leclerc dire ‘Non abbiamo niente da perdere. Siamo troppo lenti’ è forse l’umiliazione più grande per una scuderia come la Ferrari. La colpa, ovviamente, non è di Charles o delle sue parole, ma di una vettura che non c’è, non c’è mai stata, in questi ultimi anni; “Charles grazie per averci provato, in quei pochi giri ci hai fatto sognare; “Charles che lotta come un leone mi distrugge il cuore. Sappiamo quanta anima ci metti”; “che cuore, che grinta, che determinazione charles che pur sapendo di non poter fare molto con la macchina che ha lotta comunque, sempre, capisce fin dove può arrivare, dice “okay, più di così non posso fare” ma non molla, non si arrende mai”; “Charles e Seb che si stanno palesemente domandando come sia possibile che le loro macchine siano ancora intatte e in pista”.

Che accusa da Vanzini alla Ferrari

Non solo i tifosi si sfogano, il giornalista e blogger Carlo Laudisa si sfoga “E pensare che qualcuno afferma: “Non siamo in crisi”. Questa monoposto è imbarazzante. Ogni gara si trasforma in un’autentica agonia. Il marchio Ferrari, il più iconico del motorsport, non merita queste continue umiliazioni” con un chiaro riferimento alle parole di Binotto che prima e dopo Monza aveva minimizzato il concetto di crisi-Ferrari.

Ci è andato pesante in telecronaca, anche più di una vola, Carlo Vanzini, telecronista F1 Sky che, mentre Leclerc veniva sverniciato più volte e Vettel faceva fatica a stare dietro la Williams di Russell, ha più volte sottolineato: “Tutte le scuderie sono venute qui con diversi aggiornamenti, la Renault ha quasi rifatto la monoposto, Racing Point ha rifatto le pance, l’Alpha Tauri ha portato un’ala nuova. E la Ferrari? Cosa ha fatto dalla Stiria? Parlano solo del 2022…”

C’è da consolarsi con gli inguaribili ottimisti che chiudono con la citazione musicale da Ti scatterò una foto di Tiziano Ferro: “E sarà bellissimo. Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te, non è uno dei momenti più belli ma sempre con voi, ritorneremo”. Speriamo…

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