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F1, Piero Ferrari elogia Leclerc e Sainz e ricorda Schumacher

Il figlio del fondatore del Cavallino: "Michael? Mi spiace che ne parliamo oggi come fosse morto: non è morto, lui c'è ma non riesce a comunicare".

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F1, Piero Ferrari elogia Leclerc e Sainz e ricorda Schumacher Fonte: Getty Images

Nel ricevere il premio Mecenate dello Sport 2021, Piero Ferrari ha elogiato Charles Leclerc: “Sarebbe piaciuto sicuramente a mio padre. Il confronto tra piloti del presente e passato è difficile. Gilles Villeneuve era istinto puro, Charles è molto diverso: è un pilota intelligente, un ragazzo estremamente dotato da tutti i punti di vista, con riflessi straordinari, grande concentrazione. Se riusciremo a dargli un mezzo adeguato ci darà grandi soddisfazioni”. 

Il figlio del fondatore del Cavallino è entusiasta anche di Carlos Sainz: “Sta dimostrando di essere un giovane solido e veloce – ha detto Ferrari -. Abbiamo una bella squadra, per il futuro tutto cambierà, le carte si rimescoleranno e dobbiamo ricordarci che ci sono tanti limiti tecnici fatti dal regolamento e che il prossimo anno sarà tutto nuovo”.

Piero Ferrari ha spiegato cosa rappresenti per lui il Cavallino: “La Ferrari è fatta di tante persone , questo premio lo condividerò con tutti a Maranello: anche in Formula 1 non ci sono solo i piloti, ma oltre mille persone dietro quel lavoro. Ho avuto la fortuna di aver dato il mio contributo nei momenti più o meno belli e in tutta l’azienda c’è un grande senso d’appartenenza. Le grandi vittorie di Daytona e Le Mans hanno costruito il mito Ferrari, ma il passato lo dobbiamo mettere alle spalle, come diceva mio padre, e dobbiamo tenerlo in considerazione per non ripetere gli errori. Lo sport è molto importante per la nostra azienda: Ferrari vende automobili apprezzate in tutto il mondo, ma è anche sport. Sono due facce della stessa medaglia, tutti sanno che la Ferrari comunque corre e c’è. Ci siamo e ci saremo”.

Infine non poteva mancare un pensiero su Michael Schumacher: “Ho avuto il piacere di avere Schumacher ospite a casa e bere assieme una bottiglia di vino rosso: aveva davvero piacere nell’avere questi momenti di intimità e tranquillità. Era una persona semplice, chiara, precisa, una personalità molto lineare. Mi spiace che ne parliamo oggi come fosse morto: non è morto, lui c’è ma non riesce a comunicare. Il figlio Mick? Sta facendo il suo percorso, è in un team che appoggiamo, che ha fatto la scelta di non spendere nel 2021 e che usa una macchina che non era già buona del 2020. Stanno spendendo per il 2022 e anche noi di Ferrari stiamo aiutando l’Haas: speriamo di dargli per il suo secondo anno una vettura con cui possa dimostrare le sue qualità”, ha concluso Piero Ferrari.

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