La F1 si sta avvicinando alla fase finale della stagione, con un trittico di gare davvero pazzesco. Il Circus approderà in Messico, salvo poi spostarsi subito in Brasile, quindi la settimana successiva cambio di continente e via verso Losail per il primo Gran Premio del Qatar. Spostamenti transoceanici nel giro di pochissimi giorni e dopo una stagione infinita, estenuante sia dal numero di gare che da tutti i protocolli e le problematiche che il Covid-19 si è portato dietro.
Dopo il ritiro del GP di Austin, ha parlato delle ultime gare della stagione Pierre Gasly:
“Sono contento di andare a correre in tutti questi circuiti, ma credo che sia piuttosto brutale, ad essere onesti. Sarà molto dura andare in Qatar dal Brasile, dopo 20 gare e con una grande differenza di fuso orario, due continenti diversi e per la terza gara consecutiva in altrettante settimane. Ma è così che vanno le cose, sono fisicamente preparato per questo”.
Su Austin: “Abbiamo avuto un problema con dei sensori sulla griglia, il team è riuscito a risolverli: poi però c’è stato un guasto alle sospensioni dopo pochi giri, e man mano che continuavamo, aumentavano, fino alla rottura, quindi siamo stati costretti al ritiro. Sono molto deluso di essere qui e non in pista con gli altri. Non avevamo certamente il ritmo di McLaren e Ferrari, ma credo che avremmo potuto piazzare entrambe le macchine in top ten”.