La notizia di una possibile inchiesta contro la Red Bull ha alzato un vero e proprio polverone in F1. Come ha riportato La Gazzetta dello Sport, la scuderia austriaca potrebbe aver sforato il budget minimo da spendere in una stagione e adesso rischia anche punti di penalizzazione o addirittura l’esclusione dal campionato. Per la felicità di Ferrari e Mercedes.
F1, Wolff attacca Horner e la Red Bull
Wolff ha colto subito la palla al balzo, attaccando i rivali che lo scorso anno hanno fatto perdere il campionato a Hamilton nell’ultimo gp:
“Si parla di milioni di dollari, la differenza tra vincere e perdere. Noi abbiamo fiducia nella leadership e nella trasparenza della FIA, perché quello dei costi è uno dei fattori più importanti del regolamento di questa nuova Formula 1. Siamo preoccupati, il regolamento era molto chiaro. E non riguarda solo la stagione 2021, ma anche quella in corso e la 2023, visto che la macchina per la prossima stagione è già pronta”.
“La FIA ha un gruppo di addetti alla contabilità molto competenti – continua Wolff -, quindi pur se ci dovessero essere delle aree grigie sono piccole. Ma se sappiamo di poter spendere 5 milioni in più senza subire una grossa penalità allora lo facciamo. Vogliamo vedere la leadership della FIA in azione e capire le conseguenze. E’ importante per tutto il campionato, le regole finanziarie devono essere uguali per tutti così come le altre”.
F1, la riposta di Horner che i difende dalle accuse
Pronta la risposta del rivale Horner, team principal della Red Bull, che si difende dall’attacco:
“Siamo convinti di essere in regola, la prossima settimana sapremo cosa ha deciso la Fia. Si tratta di una regola nuova e alcuni limiti potrebbero essere interpretate in modo diverso”.
Horner manda una frecciata a Wolff: “La Fia sta lavorando per venirne a capo. Noi siamo un obiettivo facile su cui puntare il dito, ma ci sentiamo tranquilli e fiduciosi riguardo a ciò che abbiamo presentato – ha aggiunto a Sky – . Non ascolto le voci che arrivano dall’interno del paddock. Ci atteniamo ai fatti. Vedremo la prossima settimana quali saranno i risultati, ma come detto la mia aspettativa è che quello che abbiamo presentato sia valido. Non ho motivo per credere il contrario”.