Ci ha messo qualche ora, ci ha dormito su una notte. E poi ha trovato le parole per fare un passo indietro e chiedere scusa per quanto successo negli ultimi giri del Gran Premio di Spagna. Così il day-after di Max Verstappen. Il 4 volta campione del mondo in un post sui social è tornato sulla manovra pericolosa effettuata contro George Russell dopo la ripartenza a Barcellona.
Sportellata che gli è costata una penalizzazione in gara, punti sulla patente e il rischio, alla prossima, di saltare una gara. E c’è chi, come Rosberg, dopo aver chiesto la bandiera nera per l’olandese, ha paragonato la manovra del pilota red Bull al celeberrimo scontro tra Rossi e Marquez al Gran Premio di Malesia del 2015.
- Max perde la testa alla ripartenza
- Max furioso sperona Russell, penalizzato e 10°
- Max scostante e irritato in mix zone
- Verstappen ci ripensa e chiede scusa il post
- Rosberg duro: come Vettel-Hamilton o Rossi-Marquez a Sepang 2014
Max perde la testa alla ripartenza
Aveva giocato il jolly delle tre soste Max Verstappen. Come il miglior Schumacher ai tempi d’oro della Ferrari. Ma la Red Bull di quest’anno non è quella rossa. E l’olandese nonostante una strategia d’attacco nel finale del Gp di Spagna si è ritrovato comunque alle spalle delle McLaren. Poi la Safety Car al giro 55 per il ritiro di Antonelli ha rimescolato le carte. Ma in casa Red Bull non avevano più gomme nuove, soft e medie. Da qui la scelta, forse suicida, di montare a Verstappen un set di gomme dure, mai provate da nessuno in tutto il week end.
Alla ripartenza Max, anche innervosito dalla scelta del team, è andato subito in difficoltà perdendo il retrotreno a ingresso rettilineo. Leclerc ne ha approfittato, lo ha passato, i due si sono toccati. Il nervosismo del campione è aumentato ancor di più anche dopo il contatto con Russell alla prima curva.
Max furioso sperona Russell, penalizzato e 10°
Max è andato lungo, sulla via di fuga, tagliando e rientrando davanti all’inglese che però con gomme migliori si è rifatto sotto. E mentre Verstappen chiedeva a gran voce via radio la restituzione della posizione a Leclerc, il muretto Red Bull gli diceva di far passare Russell per non incappare nella penalizzazione per il taglio alla prima curva. Da qui il patatrac, Max ha lasciato prima passare la Mercedes e poi in ingresso curva ha accelerato di fatto speronando Russell. Solo un mezzo miracolo ha voluto che le due monoposto restassero integre.
Alla fine l’olandese lascia passare Russell ma subito dopo la fine della gara viene penalizzato di 10″ per la sua manovra “suicida”. E finisce 10° perdendo ulteriori punti sulle McLaren nel Mondiale piloti. Una domenica bestiale che ha messo in cattiva luce il peggio di Verstappen che abituato da sempre a vincere riesce malvolentieri ad accettare la sconfitta.
Max scostante e irritato in mix zone
Nonostante la penalizzazione, Verstappen è sembrato ancora molto irritato dopo la gara. Lo si è visto dalle risposte date in mix zone ai vari colleghi della stampa e dei media. Il giornalista di Sky UK dopo qualche risposta evasiva di Max sul contatto con Russell decide di incalzarlo: “È brutto vedere quella tua brillantezza svanire. Credo sia un peccato per i tifosi e per i bambini che ti guardano”. Verstappen, che non ha un buon rapporto con i media inglesi, con sguardo di sufficienza: “Davvero? Questa è la tua opinione”.
Per non parlare di quando ha detto in un’altra intervista: “Le lamentele dei Russell? La prossima volta gli porterò dei fazzoletti”. Diverso l’atteggiamento dell’inglese della Mercedes: “Questo è un esempio di come Max è abituato a gareggiare. Mi è venuto addosso e non so a cosa stesse pensando. Ha dimenticato che si trattava di una vera gara e non di iRacing. È un pilota straordinario ed è un peccato per tutti quei ragazzini che aspirano a diventare piloti di F1″.
Verstappen ci ripensa e chiede scusa il post
Qualche ora e il rischio di una ulteriore penalizzazione, ammenda e quant’altro hanno convinto Verstappen a tornare sui suoi passi, almeno sulle dichiarazioni e sul voler ridimensionare la pericolosità della sua manovra. Per questo di buon lunedì mattina ha pubblicato un posto di scuse ammettendo l’errore:
“Abbiamo avuto una strategia entusiasmante e una buona gara a Barcellona, fino a quando non è uscita la safety car. La nostra scelta di pneumatici fino alla fine e alcune mosse dopo la ripartenza della safety car hanno alimentato la mia frustrazione, portando a una mossa che non era giusta e non doveva accadere. Do sempre tutto per la squadra e le emozioni possono essere alte. A volte si vince insieme, a volte si perde insieme. Ci vediamo a Montreal”.
Rosberg duro: come Vettel-Hamilton o Rossi-Marquez a Sepang 2014
Presente a Barcellona come opinionista tv, Nico Rosberg non ha lesionato commenti negativi sulla manovra di Verstappen definendola molto pericolosa e suscettibile addirittura di bandiera nera, quindi squalifica. Poi l’ex pilota, campione del mondo di F1 ha trovato diversi riferimenti di similitudine con alcuni “scontri” epocali del mondo dei motori.
E se qualcuno ha scomodato le manovre di Schumacher contro Hill e Villeneuve o quella altrettanto storica e controversa tra Senna e Prost a Suzuka, Rosberg invece ha tirato fuori dell’altro: “Rallentare e tamponare un altro pilota è una cosa orribile. Ricordate Vettel contro Hamilton a Baku 2017? Sembrava un contatto molto intenzionale”. E poi ha fatto un crossover con la MotoGP: “Mi è venuto in mente anche la manovra di Valentino Rossi ai danni di Marc Marquez in Malesia nel 2015”.