La notizia del giorno nelle prime prove libere del Gp di Turchia è senza dubbio l’arretramento di dieci posizioni di Lewis Hamilton al via del Gran Premio di Turchia. La Mercedes ha infatti sostituito il motore endotermico sulla monoposto #44, e così il britannico domenica sarà chiamato a una rimonta non banale, perlomeno dalla 11esima posizione. In caso di mancata pole position, infatti, Hamilton partirà ancora più indietro, ecco perché fare bene in qualifica può togliere grane in gara.
Perché però la Mercedes ha deciso di cambiare solo il motore endotermico e non approfittare della penalità per sostituire l’intera power unit? A Brackley avranno fatto valutazioni ponderate ed evidentemente sono convinti di questo approccio “soft” alla penalità. Al punto che il responsabile degli ingegneri di pista Andrew Shovlin ha annunciato che il team non cambierà idea nemmeno nella (remota) eventualità di qualifica negativa da parte di Sir Lewis.
“Se Hamilton si qualificherà in sesta o settima posizione non monteremo elementi aggiuntivi della power unit, siamo contenti e sereni con questa decisione, cambieremo solo il motore endotermico. Le power unit perdono un po’ della loro potenza mentre sono ‘in vita’. La penalità di dieci posizioni in griglia contribuisce all’affidabilità e alla prestazione del motore, e in ogni caso è meglio partire a metà schieramento che dal fondo. Abbiamo simulato tutte le gare fino alla fine dell’anno. La cosa che sicuramente vogliamo evitare è un cedimento in gara per poi dover comunque cambiare il motore. Inoltre questa scelta è anche legata alla prestazione della power unit in sé“, queste le parole di Shovlin dopo le PL1 di Istanbul. “Questa è una pista in cui Lewis ha dato spettacolo in quella famosa gara di GP2 (era il 2006, ndr). Dovrebbe essere una domenica emozionante ma capire quanto sia facile sorpassare è abbastanza complicato, perché sai nella tua mente quali piste permettono sorpassi ma non è detto che sia così. Ad esempio Sochi ha un lungo rettilineo, ma stavamo faticando con il sottosterzo, e questo ci complicava la vita in fase di sorpasso“.