Virgilio Sport

F1, su Monza si muove Domenicali: chieste garanzie al Governo. E sul caso ACI interviene Ben Sulayem

Angelo Sticchi Damiani potrebbe lasciare la poltrona di presidente di ACI per effetto di un decreto legge: a rischio la continuità di Monza in F1? Si muovono Domenicali e Ben Sulayem

Pubblicato:

Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Il futuro di Monza e del massimo ente automobilistico nazionale diventano materia di interrogazione da parte dei vertici della F1 e della FIA. Due destini intrecciati tra di loro, con da una parte uno dei Gran Premi di casa nostra, e dall’altra l’ACI, che occupa anche un ruolo sportivo.

Il DL Emergenze che metterebbe a rischio il quarto mandato di Sticchi Damiani

Tutto nasce dal DL Emergenze dello scorso 31 dicembre, nelle cui pieghe troviamo l’articolo 7 dal titolo “Disposizioni urgenti necessarie a garantire lo svolgimento delle elezioni degli enti pubblici con natura anche di federazione sportiva”. Esso prevede che per gli enti pubblici che ricoprono anche veste di federazione sportiva (come il CONI, ma anche l’ACI, che in seno ha ACI Sport che si occupa anche della promozione delle competizioni motorsportive nazionali, dalla pista ai rally, e della gestione del GP di Monza) ci sia un limite massimo di tre mandati per i loro vertici.

Ciò significa che l’attuale presidente Angelo Sticchi Damiani, rieletto con quasi un plebiscito per un quarto mandato a capo dell’Automobile Club d’Italia nel 2024, dovrebbe decadere.

Elezioni o commissariamento, il bivio per l’ACI

Perché sempre l’articolo 7 contempla il ricorso a nuove elezioni (entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge) da parte degli enti i cui presidenti abbiano superato il numero di mandati previsto dalla legge. Nel caso dell’ACI, se a febbraio non ci saranno nuove elezioni, sempre il DL prevede che il Governo tramite il Consiglio dei Ministri nomini un commissario straordinario che porterà l’ente al voto per la nuova presidenza.

Questa misura è anche frutto di uno scontro sotterraneo, da quanto sussurrano gli addetti ai livori (come direbbe Dagospia), tra una parte dell’esecutivo Meloni con ACI. Già nell’ultima legge di Stabilità è stato deciso un contributo annuale da parte di ACI, da quest’anno, di 50 milioni di euro per le casse pubbliche. Cosa che ha fatto sobbalzare Sticchi Damiani, per il quale si vocifera di rapporti non esattamente distesi con il ministro dell’Economia Giorgetti.

E mentre si parla di Geronimo La Russa, a capo di ACI Milano, tra i candidati più in vista per succedere a Sticchi Damiani, circolano anche ipotesi di segno opposto per salvare l’attuale presidenza dell’Automobile Club d’Italia, con la possibilità di cancellare la retroattività della misura o l’attuale presidente nativo di Lecce che diverrebbe egli stesso commissario straordinario.

Domenicali scrive ai ministri del Governo sul futuro di Monza

Arriviamo quindi al caso del GP di Monza e non solo. Sappiamo che per questo Gran Premio la situazione è più stabile rispetto ad Imola. Liberty Media, promoter della F1, e la FIA, sono sobbalzate però dalle poltrone nel ricevere la notizia del DL dell’esecutivo meloniano.

Si è mosso quindi il presidente ed amministratore delegato della F1 Stefano Domenicali, che in una lettera indirizzata ai titolari dei dicasteri delle Infrastrutture e Trasporti e dello Sport (ovvero Matteo Salvini ed Andrea Abodi), oltre allo stesso Giorgetti, chiede lumi in merito riguardo l’impegno preso da Sticchi Damiani sul futuro di Monza.

In particolare, Domenicali vuole sapere se le iniziative decise riguardo la poltrona del vicepresidente onorario del Consiglio Mondiale del Motorsport della FIA non impattino sui lavori che proseguono l’adeguamento dell’Autodromo secondo i più moderni standard imposti dalla Federazione (“Ho bisogno di garanzie che i lavori di Monza possano essere eseguiti nei tempi, rispettando le clausole del contratto“). Lo scorso anno il circuito è stato interessato da opere di rifacimento del tracciato e dei sottopassi, e nel frattempo è arrivata la firma per ospitare la F1 sino al 2031.

Anche la FIA vuole vederci chiaro

Ma i vertici della FIA avevano chiesto che venisse portata ulteriormente avanti l’opera per rendere Monza al passo del Mondiale e dei suoi cambiamenti. E Place de la Concorde, oltre che Liberty Media, preferirebbe che ci sia continuità e stabilità ai vertici, in modo tale che ci possa essere sicurezza nel proseguire l’agenda portata avanti anche da Sticchi Damiani.

E questo vale anche per altri eventi internazionali frutto del lavoro di mediazione e trattativa di ACI, come il Rally Italia Sardegna, unica tappa italiana del WRC: il 2025 è l’ultimo anno, per ora, in cui la tappa di casa nostra compare nel calendario mondiale, come previsto dall’accordo firmato tra Automobile Club d’Italia e WRC Promoter siglato nel 2022. Il futuro è ancora da scrivere: il punto è chi si siederà da parte ACI per discutere un eventuale rinnovo del RIS. E che garanzie offrirà.

Lo stesso presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha vergato anch’egli una missiva che però è indirizzata in maniera diretta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Oggetto: preservare l’autonomia dello sport dall’ingerenza politica.

Tags:

Leggi anche:

Limitless Solutions

ULTIME GALLERY

ULTIME NOTIZIE

SPORTS IN TV
E IN STREAMING

GUIDA TV:
Eventi sportivi in diretta tv oggi

SPORT TREND

Caricamento contenuti...