McLaren davanti e di dietro tutti quanti. Questa è la prima istantanea che ci hanno regalato i tre giorni di test della F1 in Bahrain. Prologo all’avvio del Mondiale 2025 con il Gran Premio d’Australia esattamente tra due settimane a Melbourne. La scuderia di Woking è sembrata godere ancora di un vantaggio importante sul passo gara rispetto a come aveva finito il 2024. La Ferrari è la grande incognita di questi test.
Bene ma non benissimo con il gusto che ha fermato Hamilton nell’ultima giornata e le dichiarazioni molto low profile di Leclerc. Bene la Red Bull trascinata dal solito Verstappen, costante la Mercedes con un Antonelli che è parso già in palla. Così come Sainz voglioso di riportare in alto la Williams e di prendersi qualche rivincita in chi non ha creduto in lui, Maranello e non solo.
- Ferrari grande incognita dei test
- McLaren ha iniziato dove aveva finito
- La Red Bull è Verstappen dipendente
- Gli altri: Mercedes e Williams qui per sorprendere
Ferrari grande incognita dei test
Veloci ma non troppo. Costanti ma non troppo. Manca qualcosa alla SF-25. Se sia tanto o poco lontana dalla McLaren lo scopriremo solo vivendo e vedendo i primi riscontri in Australia. Per il momento i test del Sakhir ci hanno restituito più dubbi che certezze. Ad appesantire ancor di più i giudizi complessivi la chiusura dei test, ieri, con la Ferrari di Hamilton ritirata a un’ora circa dalla fine per un problema al circuito idraulico della trasmissione. E poi le parole di Leclerc che, memore forse di qualche entusismo di troppo nel recente passato, non si è sbilanciato minimamente mantenendo un profilo più che basso.
La Ferrari ha apportato modifiche al layout delle sospensioni anteriori per il 2025, passando al pull-rod che i rivali hanno adottato per primi all’inizio di questa fase regolamentare. Tuttavia, è la decisione del team di ottimizzare completamente il layout dei sidepod che potrebbe dare i maggiori risultati.
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La Scuderia è passata a una configurazione overbite la scorsa stagione, ma dati i vincoli imposti dal posizionamento dei componenti interni, che erano stati disposti per adattarsi alla configurazione underbite con cui avevano iniziato la stagione, non sono riusciti a sfruttare appieno il cambiamento.
Tutto questo però non si è tradotto, almeno questo è emerso dai tempi sul giro nei test in un rendimento costante delle rosse in configurazione da gara. La Ferrari resta sì veloce, ma non costante sul passo gara e nella gestione delle gomme.
McLaren ha iniziato dove aveva finito
“Speriamo di rendere le gare un po’ più noiose”. Lo aveva sperato e forse annunciato il tp Andrea Stella in tempi non sospetti. La McLaren ha lanciato un messaggio importante in Bahrain. I giri messi insieme da Oscar Piastri ma soprattutto Lando Norris specie in configurazione gara sono stati impressionanti per costanza di rendimento. Sembrano stampati, fotocopiati in serie.
In questo 2025 la McLaren ha continuato a superare i limiti della configurazione delle sue sospensioni anteriori, modificando ancora una volta un approccio già innovativo. Il team ha spostato il punto di presa interno del braccio dello sterzo dove era posizionato nel 2024. Questa riorganizzazione ha permesso al team di sfruttare i vantaggi aerodinamici generali che derivano da questa riorganizzazione.
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La Red Bull è Verstappen dipendente
Poca simulazione gara. Concentrata sul giro veloce. Come per la Ferrari difficile capire dove sia la Red Bull. Certo è che la corazzata che dominava la scena due anni fa non c’è più così come Newey. Ma c’è ancora Verstappen a tirare la carretta e la monoposto non sembra male. La scuderia di Milton Keys che ha atteso fino all’ultimo giorno di test pre-stagionali si è presentata in Bahrain con una nuova soluzione per il muso e l’alettone anteriore della RB21, mentre il team è tornato a una soluzione che si è rivelata efficace sulla RB19, in quanto il nuovo muso è posizionato più indietro sul bordo d’attacco del secondo elemento, anziché sul piano principale.
Chi vorrà vincere il titolo dovrà fare i conti con Max, questo è certo. Sulla competitività di Liam Lawson ci sarà da verificare. Come ha detto il guru Helmut Marko probabilmente come lo scorso anno, in attesa della crescita del neozelandese, la Red Bull punterà al titolo piloti, sarebbe il 5° per Max.
Gli altri: Mercedes e Williams qui per sorprendere
Indipendentemente dal muso che verrà montato sulla W16 a Melbourne, è chiaro che la Mercedes ha fatto progressi, con la squadra che ha completato il maggior numero di chilometri di tutti senza perdere consistenza sia in termini di velocità sul giro secco che costanza sul passo gara. La nuova monoposto delle frecce d’argento sembra nata sotto una buona stella. Russell e Antonelli potranno spingere senza grandi pressioni. Kimi è sembrato subito in palla. Pagherà lo scotto del rookie sì ma il ragazzo sembra avere stoffa.
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Kimi Antonelli con la Mercedes
Tra il “resto del mondo” a brillare è stata soprattutto la Williams. Sia Sainz che Albon hanno postato la neo nata di Groove nelle prime posizioni. Addirittura lo spagnolo ha finito per firmare il giro più veloce della tre giorni dei test. Da capire i carichi di benzina nel serbatoio ma la voglia di Sainz di far ricredere chi non ha creduto in lui, la Ferrari ma anche Red Bull e Mercedes, potrebbe fare da volano a tutto il team. Da tenere d’occhio.
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Carlos Sainz con la Williams