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F1, Vasseur indica la strada alla Ferrari e snobba Binotto

Il Team Principal transalpino: "Dobbiamo crescere in maniera esponenziale e in ogni reparto, i piloti sono al centro del progetto, ma adesso non è tempo di pensare ai contratti".

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F1, Vasseur indica la strada alla Ferrari e snobba Binotto Fonte: Getty Images

E’ una confessione a cuore aperto quella a ‘Il Corriere della Sera’ di Frederic Vasseur, che non parla di luce in fondo al tunnel, né di vittorie a portata di mano, ma dei sacrifici nel portare Maranello al passo coi tempi: “In Canada abbiamo fatto progressi, avevamo chiaro dall’inizio che cosa non funzionasse sulla Ferrari, era una macchina veloce in qualifica e sul singolo giro, ma difficile da portare in gara. Non ho mai pensato di mollare, non era un problema di potenziale, ma di come sfruttarlo; a Montreal giravamo sui tempi di Verstappen, è chiaro che non basta e che i prossimi circuiti ci daran altre risposte. Se andremo bene in Austria, che è opposta al Canada, saremo sulla strada giusta”.

L’ex Team Principal della Haas non scarica il barile su Mattia Binotto, ma delinea la strategia intrapresa e le buone sensazioni che finalmente assapora: “Non do la colpa a nessuno, quando sono arrivato erano state fatte alcune scelte: già a Fiorano e a Sakhir abbiamo capito che non funzionavano, dunque siamo andati a cercare il compromesso tra prestazioni e guidabilità. Quando la Ferrari sarà competitiva per la vittoria? Non è questione di pazienza, ma di sensazioni: vincere deve essere l’obiettivo, adesso vedo progressi; non ho mai incontrato Binotto da quando sono in carica e non voglio sprecare energie a pensare al passato. Penso al futuro e a rinforzare la squadra: in F1 si lavora così, ho preso un ingegnere che lavorerà sulla macchina del 2025. Sto cercando di prendere gente che arriva da fuori, che porti conoscenze ‘esterne’: in alcuni reparti siamo sottodimensionati rispetto a Red Bull, Mercedes e Aston Martin”.

Queste le riflessioni sulla coppia al volante del ‘Cavallino Rampante’: “In questo momento, parlare di rinnovo distrarrebbe i nostri piloti, l’ho detto ai loro manager: ora devono collaborare a sviluppare la macchina, dobbiamo ragionare da squadra e crescere in ogni reparto, anche se questo significa correre il rischio di perderli. Sainz? E’ un pilota sottovalutato: dà indicazioni tecniche importanti, è regolare. Leclerc fa magie, ma a volte commette sbagli per andare oltre il limite, vuole vincere il Mondiale, così lo vogliamo noi: ogni stagione è importante per un pilota, loro due devono essere al centro del nostro progetto. La Ferrari può vincere una gara nel 2023, ne avrebbe avuto la chance in Canada, fosse partita davanti.. Dobbiamo accelerare, crescere più degli altri, investire nel futuro: non è stato facile spostare personale da una mansione all’altra, né riorganizzare la struttura Ferrari”.

La chiosa è dedicata però ad altri piloti: Verstappen da quando è campione non sbaglia mai, il titolo iridato ha dato a lui sicurezza. Il mio idolo? Laffite, e poi, da francese, Prost quando battagliava con Senna.

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