Mesi di fanfare, di entusiasmo roboante, e alla fine la carrozza si è trasformata in zucca. La luna di miele del nuovo corso Ferrari (ci riferiamo al tanto agognato da ambo le parti ingresso di Lewis Hamilton nella scuderia) si è interrotta in maniera traumatica nel primo appuntamento della stagione 2025, ma il team principal Frédéric Vasseur, col consueto piglio costruttivo, positivo e finanche ottimista, invita a non intonare la messa da requiem (anche perché se era un peccato di ingenuità pensare alle rosse già campionesse di tutto a scatola chiusa, altrettanto sciocco è dare per spacciato Maranello con ancora 23 gare da disputare).
- Problemi di consegna in Cina: quattro team accusano ritardi coi materiali, Ferrari si salva
- Vasseur rassicura: "In Cina volteremo pagina, il potenziale della Ferrari sarà massimizzato"
- Il padre di Hamilton: "Speravamo di più, ma siamo qui per ricostruire la Ferrari: lo facciamo per l'Italia"
Problemi di consegna in Cina: quattro team accusano ritardi coi materiali, Ferrari si salva
Una settimana dopo la disfatta in Australia, non c’è tempo di leccarsi le ferite perché si corre già il secondo appuntamento di quest’anno, il GP di Shangai. Anzitutto si parte col piede giusto visto che la Ferrari è una di quelle scuderie che ha sfangato il rischio di non avere a disposizione in tempo i propri materiali da Melbourne. Pirelli ha infatti dovuto far fronte a dei ritardi di consegna, così come quattro team – McLaren, Red Bull, Mercedes e Aston Martin -, che in questo modo hanno potuto assemblare e lavorare sulle vetture con un certo slittamento nella tabella di marcia (la FIA è comunque venuta incontro in modo tale che le monoposto avessero il tempo necessario per essere predisposte già per le sessioni delle libere del fine settimana. Pur con i poveri tecnici e meccanici costretti ad una corsa contro il tempo e agli straordinari).
Vasseur rassicura: “In Cina volteremo pagina, il potenziale della Ferrari sarà massimizzato”
Tornando alla Ferrari, secondo Vasseur Shangai consentirà loro “di voltare pagina” rispetto all’Australia, dove decisioni del muretto, strategie poco azzeccate (eufemismo), problemi della vettura sul bagnato e pure qualche errore dei piloti hanno mandato a peripatetiche il primo appuntamento della stagione.
Il team principal ha invece spiegato in merito al GP di Cina: “La pista di Shangai presenta caratteristiche completamente diverse da quella di Albert Park. Inoltre questo appuntamento, grazie al fatto che prevede la prima Sprint Race della stagione, mette in palio ancora più punti. Dal punto di vista tecnico sarà importante aver preparato bene il fine settimana al simulatore di Maranello visto che avremo solo un’ora di libere a disposizione [essendo un weekend di Sprint, ndr] e che dovremo impiegare almeno in parte per prendere confidenza con l’asfalto totalmente nuovo di Shangai”.
Vasseur ha poi assicurato che la squadra curerà “ogni più piccolo dettaglio per far sì che il potenziale delle SF-25 possa essere massimizzato”, supportando entrambi i piloti (a cui “questo tracciato piace da sempre”) nella maniera migliore.
E come ha spiegato il nuovo pilota di riserva della Ferrari nonché gloria locale Zhou Guanyu, la pista di Shangai ha un design “unico”, con molte “esse combinate con curve a media e alta velocità”. “Si tratta di un circuito che mette a dura prova l’abilità dei piloti e le scelte strategiche“, ha concluso l’ex Sauber.
Il padre di Hamilton: “Speravamo di più, ma siamo qui per ricostruire la Ferrari: lo facciamo per l’Italia”
Chiudiamo infine facendo un passo indietro e tornando al torrido (in tutti i sensi) fine settimana australiano. Nella bagarre dei commenti post-gara, ce n’è uno inizialmente passato un po’ in cavalleria ma che spicca in maniera particolare. Parliamo delle parole di Anthony Hamilton, padre di Lewis, che non è stato solo protagonista del bel gesto nei confronti del povero rookie Isack Hadjar finito fuori nel giro di ricognizione, ma è stato anche autore di una dichiarazione un po’ bislacca.
A gara conclusa e con il figlio reduce da un risultato tremendamente sotto le attese, il signor Hamilton a Canal+ ha fatto spallucce: “Siamo davvero felici di essere qui: certamente speravamo in un risultato migliore, ma in questo sport sono cose che succedono”. Quindi ha suonato la carica, con un piccolo comizio leggermente sul filo del cringe: “Noi siamo dei combattenti come lo è la Ferrari, tutti noi abbiamo vinto dei campionati del mondo. Ricostruiremo la squadra, e non lo faremo solo per noi stessi, ma per la Ferrari, per l’Italia e per tutti i tifosi”.