Il campo dirà l’ultima parola ma se la corsa a un posto in Champions fosse “viziata” da manovre poco pulite? E’ quello che ipotizza Franco Ordine denunciando scorrettezze di ogni tipo da parte della Roma – rivale del Milan nella corsa all’Europa che conta – per infangare il club giallorosso e penalizzarlo nell’opinione pubblica e nei confronti dell’Uefa. La firma de il Giornale spara a zero nel suo editoriale su Milannews e sembra una vera e propria dichiarazione di guerra: “Non è assolutamente utile far finta di niente. Roma è il grande nemico calcistico e politico del Milan in materia di rincorsa alla quarta poltrona della Champions league”.
LE MANOVRE – Ordine elenca tre episodi che a suo dire rientrerebbero in una strategia ben precisa: l’intenzione di “poteri occulti” di mandare la Roma in Champions. Il giornalista parte dal sorprendente ko della Samp contro la Roma e scrive: “Walter Sabatini, dg doriano con un noto passato giallorosso, si è lamentato in modo pittoresco della sconfitta subita dai suoi e con i cronisti amici, ha detto: “Mi avete ….fregato la partita ma so che per il calcio italiano è importante la presenza della Roma in Champions!”. E’ però l’episodio meno grave. Ordine punta il dito sul secondo spiegando come una radio romana abbia lanciato la “bufala” secondo la quale Leonardo, a fine partita, sarebbe entrato nella stanza dell’arbitro Fabbri e avrebbe protestato in maniera plateale “sbattendo i pugni sul tavolo”. Per Ordine è una fake news (“è stata smontata sia dal referto dell’arbitro stesso oltre che dal comunicato del giudice sportivo, documenti nei quali non c’è stata traccia alcuna dell’episodio”).
L’UEFA – Infine il riferimento all’attualità, ovvero il deferimento dell’Uefa: “Si è scoperto che il prode Pallotta, presidente americano della Roma, ha inviato all’Uefa un paio di lettere di protesta allo scopo di far accendere i riflettori degli uffici del FFP sul mercato invernale realizzato dai rossoneri che hanno concluso due acquisti, Piatek e Paquetà”. Insomma si tratterebbe di mezzi ineleganti per tentare di soffiare al Milan quel posto in Champions che vuol dire almeno 50 milioni di quota minima garantita.