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Federico Cinà sulle orme di Sinner e Musetti, primo 2007 in finale Challenger: sale l’attesa per l'esordio a Miami

L'Italia del tennis continua a sfornare talenti, con Federico Cinà che è diventato il primo 2007 del circuito a raggiungere una finale a livello Challenger

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Matteo Morace

Matteo Morace

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Che il movimento tennistico italiano sia in grande salute non lo si capisce solo dai risultati ottenuti dai vari Jannik Sinner, Jasmine Paolini, Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti e via dicendo, ma anche dalla capacità di far emergere continuamente nuovi talenti in rampa di lancio, ultimo dei quali è Federico Cinà, diventato il primo giocatore del circuito nato nel 2007 a raggiungere una finale Challenger giusto la settimana prima di fare il suo debutto ATP al Masters 1000 di Miami che gli ha fornito una wild card.

Federico Cinà raggiunge la finale Challenger

Segnatevi questo nome: Federico Cinà. È lui l’ultima giovane speranza del tennis italiano, una giovane speranza davvero promettente, come testimonia la prima finale Challenger raggiunta a Hersonissos (categoria 50) prima di compiere i 18 anni e battendo in semifinale la testa di serie n°2 ed ex n°15 ATP e semifinalista slam Aslan Karatsev in due set con il risultato di 6-4 6-2, dopo che in precedenza si era disfatto anche della testa di serie n°3 Khumoyun Sultanov. Nell’atto conclusivo Cinà se la dovrà vedere con Dimitar Kuzmanov.

Cinà segue Sinner, ma fa meglio di Musetti

Per trovare qualche azzurro capace di fare meglio di Cinà in termini di precocità bisogna tornare a quella raggiunta a Bergamo nel febbraio 2019 dall’attuale numero uno al mondo Jannik Sinner, che batte Federico di circa cinque mesi. Cinà ha fatto però meglio di un altro ex enfant prodige ormai consacrato come i migliori giocatori del circuito, ovvero Lorenzo Musetti, che come gli altri raggiunse la prima finale Challenger nell’anno della maggiore età, ma una volta che aveva già compiuto 18 anni.

Che modo di presentarsi al circuito ATP

Con il successo su Karatsev, Cinà è arrivato a nove vittorie consecutive (tutte ottenute nel 2025, anno in cui risulta ancora imbattuto in singolare), dopo che a inizio mese aveva conquistato il suo secondo titolo Futures della carriera a Sharm el Sheik contro Martin Damm. Insomma, c’è ancora una finale da giocare per Cinà, ma questo è senza dubbio il modo migliore per presentarsi al circuito ATP, dove esordirà settimana prossima in occasione del prestigioso Masters 1000 di Miami, che – un po’ a sorpresa – gli ha concesso una wild card.

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