Benvenuti nel metaverso. Si potrebbe cominciare così un’assurda storia di hater, minacce, querele ma soprattutto social e di mezzo in maniera quasi rocambolesca ci finisce il mondo del calcio. Una giornata paradossale destinata a creare ancora confusione e che sta tenendo in agitazione quello che viene chiamato il “Twitter calcio” molto più di un rigore assegnato o meno.
Milan-Frosinone: l’inizio della storia
Per riuscire a capire bene la vicenda bisogna però riavvolgere il nastro della storia e tornare alla gara di campionato tra Milan e Frosinone. Tra i bambini che scendono in campo, come di rito, insieme ai calciatori c’è anche il figlio di Fedez e Chiara Ferragni. Il piccolo Leone dà la mano all’esterno del Milan, Theo. Un’immagine che la Lega serie A sui suoi social decide di pubblicizzare scatenando l’ennesima polemica. Tra i messaggi di risposta che arrivano ce ne sono di molto gravi all’indirizzo di Fedez, così come del figlio.
La rabbia di Fedez
Sin dal primo momento Fedez non ha accettato le parole indirizzate al figlio Leone ed ha subito annunciato querele. La “vendetta” è arrivata nel corso dell’ultima puntata del podcast Muschio Selvaggio: “Questa è la tua faccia da c… – dice il rapper – quando avrei i co…. Di mettere anche nome e cognome, potrai identificarti come uomo”. Fedez accompagna le parole mostrando sul cellulare la foto di un certo Davidone ma qui commette l’errore, nella foto è ritratto un utente Twitter molto conosciuto con il nome di “Wazza” che con tutta la vicenda non ha nulla a che fare.
La replica di Wazza
Improvvisamente Wazza si ritrova nel mezzo della bufera. L’utente molto conosciuto su quello che gli utenti chiamano il “Twitter calcio” segue con passione e attenzione le vicende dell’Inter e si ritrova al centro di un caso: “Grazie a Fedez che non verifica le fonti – ha scritto sul suo canale – Adesso avrò paura di uscire di causa perché chiunque mi incrocia potrebbe farmi del male. Come si risolve questa cosa?”.
Nel mondo di Twitter però avviene anche qualcosa di insolito, utenti attivi e tifosi di altre squadre per una volta mettono giù i colori di appartenenza e si lanciano all’attacco di Fedez che finisce nel mirino di tutti, al punto che l’ultima puntata del podcast viene anche oscurata sull’account YouTube. Una vicenda paradossale che però fotografa alla perfezione quando la realtà virtuale stia diventando sempre più reale e pericolosa.