Nominato “Driver of the day”, mvp del Gran Premio d’Arabia. Non è stata una settimana come le altre per Oliver Bearman. Proprio sette giorni fa, a Jeddah, Ollie è stato catapultato da un momento all’altro dalla Formula 2 alla F1 per prendere il posto di Carlos Sainz sulla Ferrari a pochi minuti dalle fp3.
Il giovane pilota inglese se l’è cavata alla grande: 11° in qualifica, 7° in gara meritandosi lodi e applausi da tutto il circus e non solo. Ha conquistato copertine e così vengono a galla diversi aneddoti anche sul Bearman fuori dai circuiti. Come quello che riguarda il suo iter per prendere la patente. Incredibile ma vero il giovane pilota inglese è stato bocciato all’esame di guida e ha dovuto chiedere ripetizioni per superarlo.
- Ferrari, Bearman e la rivelazione sulla bocciatura all'esame di guida
- Ferrari, Bearman e l'esordio: "Senza preavviso, ringrazio Leclerc e Sainz"
Ferrari, Bearman e la rivelazione sulla bocciatura all’esame di guida
Veloce, velocissimo in pista, un po’ sbadato alla guida di tutti i giorni. Questo il quadro che emerge dal recente passato di Oliver Bearman. Pare proprio che nel 2022, all’età di 17 anni (età minima in Inghilterra per prendere la patente), Ollie sia stato bocciato all’esame di guida per un semaforo rosso non rispettato. In un’intervista a The Sun, David Currey istruttore di guida inglese ha rivelato un curioso aneddoto relativo al pilota che ha esordito una settimana fa al posto di Carlos Sainz al Gran Premio di Arabia Saudita:
“Oliver mi ha contattato tramite Instagram perché vivo nella stessa cittadina della sua famiglia. Era stato bocciato al primo tentativo perché non aveva rispettato un semaforo. Era passato col giallo o forse non si era fermato. Abbiamo fatto una lezione nella sua Bmw, ma con lui mi sentivo sicuro. Quando sbagliava qualcosa, sbottava contro se stesso. Ma era molto educato e voleva solo imparare. Ha fatto diverse domande e sembrava molto con i piedi per terra, un ragazzo eccezionale”
Ferrari, Bearman e l’esordio: “Senza preavviso, ringrazio Leclerc e Sainz”
Tornando alle cose più “serie”, è stato lo stesso Oliver Bearman a tornare sulla gara di Jeddah in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera. Ollie ha raccontato come sono avvenute le cose al momento della chiamata da parte della Ferrari per sostituire Sainz: “Mi hanno chiamato mentre stavo per pranzare, ero pronto per la Formula 2 e mi hanno detto che avrei dovuto guidare in Formula 1. Ed è stata una grande sorpresa; certo, non avrei voluto esordire per le sfortune di un altro”,
Sulla gara in se per se Bearman ha trovato anche lo spazio per un pizzico di rammarico: “Mi sono goduto ogni momento, certo in qualifica avrei dovuto fare meglio. E anche in gara ho perso tempo nei sorpassi. Se fossi stato più efficace avrei concluso sesto anziché settimo”.
Poi Ollie ringrazia tutti per i complimenti che gli sono arrivati dopo la gara, da Lewis Hamilton subito dopo la gara al messaggio di Sebastian Vettel suo idolo da bambino al boss della F1 Stefano Domenicali e poi un grazie ai suoi “compagni di scuderia” Leclerc e Sainz: “Charles mi ha aiutato tanto prima delle qualifiche e della gara, Carlos invece durante il Gp mi spiegava molte cose. Grazie a lui ho imparato più in fretta”.