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F1 Ferrari, Bearman: è nata una stella, sarà lui il dopo Hamilton. Le mosse di Vasseur per il futuro di Ollie

La Ferrari pensa già al futuro di Oliver Bearman il talento inglese 18enne che si è messo in evidenza nel Gran Premio Arabia correndo al posto di Carlos Sainz. Con Hamilton in rosso nel 2025 urge trovare un sedile a Ollie

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

E’ stato lui l’assoluto protagonista del Gran Premio d’Arabia Saudita. Oliver Bearman è stato catapultato da un minuto all’altro in una Formula 1, nemmeno una qualsiasi ma una Ferrari. Ha sostituito alla grande Carlos Sainz ritagliandosi più di uno spazio nelle qualifiche ma soprattutto in gara chiusa al 7° posto. Tutti adesso parlano del talentino inglese che 18enne verosimilmente se ne tornerà in F2 dalla prossima tappa in Australia col probabile rientro dello spagnolo.

Ma sono in molti a credere, ora ancora più convinti, che sia lui il futuro della Ferrari. Peraltro inglese, quindi perfetto per il dopo Hamilton che, lo sanno anche i muri, dal prossimo anno salirà sul cavallino rampante. E allora cosa fare di Bearman? Fred Vasseur ci starà sicuramente pensando e Maranello potrebbe già trovato il percorso per non disperdere il talento di Ollie già a partire dal prossimo anno.

Ferrari, Bearman: velocità e consistenza, il talento c’è!

Lo hanno buttato sopra una F1 dalla sera alla mattina. E lui, Oliver Bearman, non ha battuto ciglio. Con solo qualche test lo scorso, tra Haas e una vecchia Ferrari di due anni fa, ha messo su la tuta, infilato il casco e accettato la sfida. Doveva correre la Formula 2, ha preso parte al Gran Premio d’Arabia. Una fp3 passata a imparare, una qualifica dove ha mancato la Q3 per soli 33 millesimi beffato proprio da quell’Hamilton che sarà un nome ricorrente nel suo presente a Jeddah ma anche nel suo futuro a breve e lungo termine.

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Bearman, il ragazzo ha stoffa, lo si diceva e lo si sapeva. Dopo una qualifica non male soprattutto ha fatto un garone, con un passo eccellente nonostante quel collo ciondolante in preda alla forza centrifuga e centripeta molto più grande e usurante di quella a cui è abituato in F2. Ma Ollie è forte e si è preso un bel 7° posto facendo meglio di, tanto per fare un nome, di Lando Norris e, eccolo un’altra volta, Lewis Hamilton.

Ferrari: nell’abbraccio Hamilton-Bearman il futuro a breve e lungo termine

E’ stato il primo a congratularsi di persona, appena finito la gara. Con i caschi ancora in testa, Lewis Hamilton e Oliver Bearman si sono ritrovati vicini nel parco chiuso dopo aver parcheggiato le rispettive monoposto. Poco prima Ollie aveva resistito, un po’ in sofferenza fisica più che sul passo gara, al ritorno dei suoi due connazionali, Norris ed Hamilton, che con strategia diversificata venivano su con gomme più fresche nel finale.

Hamilton è sceso dalla sua Mercedes, ha cercato Bearman e gli ha stretto la mano abbracciandolo. Un bel quadretto tinto di rosso visto che proprio Lewis dal prossimo anno guiderà quella Ferrari che oggi è di Sainz e che a Jeddah è stata di Bearman. Un ideale passaggio di consegne tra quello che a questo punto viene considerato appieno il futuro della Ferrari.

Ferrari, si sprecano gli elogi per Bearman: c’è l’investitura di Damon Hill

Nominato “Driver of the day”, mvp del Gp d’Arabia, dai fan della F1, non sono tardati gli elogi da tutto il mondo della Formula 1. “La stella è nata adesso! – ha twittato l’ex campione del mondo del 1996, Damon Hill, connazionale di Bearman – Oliver ha gareggiato con così poco preavviso, su una pista difficile come Jeddah, su una Ferrari tra tutte le altre cose, e resistendo sotto l’enorme pressione di Lando e Lewis nel finale, Oh!”

Quello di Bearman è il sorriso che rimette in pace con le gare – ha scritto l’inviata di Sky, Mara Sangiorgio – Un sorriso che fa sperare nel futuro e che è arrivato come una ventata fresca in giornate pesanti e fin troppo ricche di chiacchiere, accuse e indagini nel paddock del Mondiale“.

La sua è già una storia da copertina, una variante inattesa dentro un Mondiale che mostra un copione ripetitivo ai piani alti; è uno straniamento utilissimo alla Ferrari” ha scritto Giorgio Terruzzi mentre l’altro riferimento del giornalismo motoristico, Leo Turrini: Bearman ci ha regalato un sorriso. Credo che nessuno sia rimasto indifferente nel vederlo. Insomma, è stato scaraventato nell’abitacolo della Ferrari così giovane, abbiamo fatto tutti il tifo per lui ed è stato anche bravo“.

Ferrari: Bearman per il dopo Hamilton, il suo futuro in Haas

Adesso il talento di Bearman non va sprecato e soprattutto non va perso. Sì ma come? Carlos Sainz sta lavorando alacremente per tornare già in Australia tra due settimane. A Jeddah ha bruciato già le tappe presentandosi ai box a 24 ore dall’intervento di appendicite e contro il parere dei medici. Difficile che Bearman torni in pista a Melbourne. La sua stagione continuerà in Formula 2 come concordato.

Il futuro di Bearman. La Ferrari di Sainz il prossimo anno passerà nelle mani di Lewis Hamilton. Anche questo è poco ma sicuro. L’inglese 7 volte campione del mondo, in cui John Elkann ripone grandi speranze come sottolineato ancora a Jeddah, correrà per Maranello almeno per due anni fino ai 42 anni suonati. Sarà quella la deadline per Bearman.

La Ferrari intende gestire Bearman come ha fatto anche con Charles Leclerc, pure lui nato in FDA, Ferrari Driver Academy e fatto maturare in Sauber per poi essere promosso e prendere il posto del veterano Kimi Raikkonen. Ma in una F1 dove i giovani faticano a trovare spazio, basti vedere la griglia di quest’anno, dove può andare Bearman. Al momento l’unica chance è il sedile della Haas di cui peraltro Ollie è terzo pilota al pari della Ferrari.

Adesso che Gunther Steiner è fuori dai giochi, colui che aveva bocciato la linea giovane dopo l’esperienza Mick Schumacher formando una coppia “vintage” con Magnussen e Hulkenberg. La Ferrari dovrebbe fare pressione verso il team americano per trovare posto a Bearman. Difficili altre soluzioni al momento a meno di clamorosi sviluppi ed effetti domino vari nel mercato piloti.

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