La FIGC, in collaborazione con l’AIA, ha confermato una svolta storica per i settori giovanili italiani: è arrivato l’ok al doppio tesseramento calciatore-arbitro nei settori giovanili.
La modifica alla norma prevede che ragazze e ragazzi fino ai 17 anni possano essere tesserati sia per l’AIA, l’Associazione Italiana Arbitri, sia per società della Lega Nazionale Dilettanti o del Settore Giovanile e Scolastico.
I ragazzi potranno così giocare, ma allo stesso tempo dirigere partite negli altri gironi che non riguardino la propria squadra. Permettendo così di crescere sotto entrambi i punti di vista e formarsi come arbitri giocando a calcio.
La riforma era un grande obiettivo di Alfredo Trentalange, eletto presidente dell’AIA un paio di mesi fa.
“L’idea di avere un arbitro che ha giocato a pallone è un salto culturale e in termini di competenze. L’arbitro non sarà più visto come l’uomo nero, ma come un compagno di giochi: ne beneficeranno sia i direttori di gara che i calciatori”.