Oggi è stata giornata di presentazione per Arthur Cabral, nuovo centravanti della Fiorentina in arrivo dal Basilea, chiamato a raccogliere le veci di un certo Dusan Vlahovic, trasferitosi alla Juventus. Queste le parole del nuovo attaccante viola:
“n passato sono stato vicino al Barcellona, mi sono preparato per tutta la carriera al momento di vestire una maglia, storica, importante e simbolica come quella viola. Sono forte fisicamente, gioco come centravanti e la mia caratteristica principale è quella di finalizzare il gioco e muovermi all’interno dell’area di rigore. Partecipo anche al gioco della squadra e voglio aiutare i compagni a conquistare più vittorie possibile. So che la Fiorentina per me è una grande sfida e mi sto adattando al campionato italiano. In ogni allenamento cerco di capire cosa chiede il mister. Nelle prossime partite studierò per conoscere meglio i miei compagni e gli avversari”.
Grandi aspettative su di lui, per continuare a sognare in grande:
“Ho parlato col presidente Commisso, mi ha accolto molto bene. Ho parlato anche con Kuzmanovic e l’ho ringraziato per il paragone con Adriano. Abbiamo caratteristiche simili, spero di poter un giorno ripetere ciò che ha fatto il brasiliano nel campionato italiano, anche se non mi sono mai posto obiettivi specifici. Quando scendo in campo penso soprattutto ad aiutare la squadra e non è importante se lo faccio con gli assist o con i gol. Rispetto ciò che ha fatto Vlahovic qui a Firenze, ma io cerco il mio spazio, sto conoscendo i compagni e voglio adattarmi a un contesto diverso. Il mio obiettivo è scrivere il mio nome nella storia del campionato e di questo club come hanno fatto altri brasiliani prima di me”.
Nel suo immaginario ora c’è la maglia del Brasile e il confronto con Piatek:
“Ho sentito Sebastiano Esposito, mio ex compagno, che mi ha parlato bene del club e della città. Mi ha anche assicurato che la Fiorentina è un passo molto importante per la mia carriera. Quando ho scoperto che la Fiorentina mi voleva sono stato subito contento. L’opportunità di lavorare in un grande progetto e in un grande campionato è un obiettivo importante come quello di arrivare in Nazionale, che arriverà attraverso buone prestazioni in viola. Ancora non abbiamo parlato col mister di giocare con un altro attaccante come Piatek, ho cercato soprattutto di capire come adattarmi al meglio al gioco della squadra. La concorrenza è uno stimolo a fare del mio meglio ed essere sempre pronto a scendere in campo. I primi allenamenti sono stati molto intensi, perché è quello che vuole il mister. Se necessario sono pronto per giocare già con la Lazio, visto che al Basilea si facevano doppie sedute da inizio gennaio”.