La FIGC, tramite una nota, comunica oggi in data 2 marzo di aver chiuso l’indagine nei confronti di Rocco Commisso sulle parole rilasciate il 13 gennaio al Financial Times, nelle quali attaccava, oltre alla Juve sul caso plusvalenze, anche tutta una serie di protagonisti del calcio italiano.
Nello specifico, la Federazione comunica che “le indagini relative alla pratica in oggetto sono concluse e che, allo stato, non sono emerse fattispecie di rilievo disciplinare. Pertanto, con provvedimento a parte e previa condivisione dello stesso da parte della Procura Generale dello Sport, è stata disposta l’archiviazione del procedimento”.
Ricordiamo che Commisso, in occasione di quella intervista, si era espresso in questo modo sulla Juventus: “La Juventus è quotata alla Borsa di Milano. Dopo l’indagine della Covisoc il prezzo delle azioni del club è sceso di circa un terzo in quei giorni. Se fosse capitato a una società quotata negli States, gli azionisti, dopo aver subito le perdite, avrebbero dovuto fare causa a quei bast***i, scusate il linguaggio”.
Commisso aveva poi infierito sul suo stesso stadio, il Franchi, definendolo: “la cosa più m…osa che sia mai stata inventata”, per poi continuare citando alcuni presidenti di Serie A:
“Chi altro ha fatto quello che ho fatto io in Italia? Vuoi che li elenchi? Non gli Agnelli. Il nonno, forse, non i nipoti. Non Gordon Singer al Milan. Non quel ragazzo alla Suning. Usano i soldi degli altri”.