A pochi giorni dall’aggressione subita per la mancata promozione del Foggia in Serie B, il capitano Davide Di Pasquale è sicuro di una cosa: “la tifoseria foggiana non c’entra nulla con questo episodio!”. Una certezza che nasce dall’esperienza vissuta in città. “In questi due anni ho conosciuto persone fantastiche, generose e altruiste, disposte ad aiutarti in ogni situazione”, scrive il calciatore sul proprio profilo Instagram.
La mancata promozione in B
Domenica per il Foggia si giocava la partita più importante di tutta la stagione. A Lecco scendeva in campo per il ritorno della finale playoff di Serie C. Dopo quattro anni di assenza il ritorno in Serie B poteva diventare realtà. Certo per farlo sarebbe servito un miracolo, visto che all’andata la squadra lombarda aveva vinto per 1-2. Ma dall’altra parte questa era la stagione dei miracoli, quindi si poteva sperare ancora.
Ma a Lecco le cose non sono andate come sperato, con la squadra lombarda che spinta anche dalla propria tifoseria ha vinto per 3-1. Così a festeggiare sono stati i tifosi del Lecco, squadra che mancava dalla Serie B da 50 anni.
L’aggressione a Di Pasquale
A qualcuno a Foggia una simile situazione non è andata affatto bene e ha riversato la propria rabbia contro l’auto del capitano del Foggia, Davide Di Pasquale. Nella notte tra domenica e lunedì, mentre i calciatori stavano rientrando dalla Lombardia, qualcuno ha sparato dei colpi contro la Jeep Renegade del difensore che si trovava parcheggiata presso lo stadio Zaccheria. Alcuni di essi sono stati diretti contro il finestrino del conducente. Un tentativo di intimidazione sul quale stanno indagando gli agenti della Digos, anche attraverso le immagini della video sorveglianza della zona.
Il post di capitan Di Pasquale
“Innanzitutto vorrei ringraziare i tantissimi messaggi che mi sono arrivati per l’accaduto dell’altro giorno, un gesto inqualificabile che non merita altre parole… Ma una cosa ci tenevo a dirla! Sono più che sicuro che la tifoseria foggiana non c’entra nulla con questo episodio! In questi due anni ho conosciuto persone fantastiche, generose e altruiste, disposte ad aiutarti in ogni situazione. Chi mi conosce sa benissimo il ragazzo che sono, e non sto qui a elogiarmi, perché sicuramente posso essere giudicato come calciatore, ma non come uomo! Quest’anno ho avuto la fortuna di essere il capitano di una squadra a dir poco meravigliosa! Ragazzi, compagni, fratelli che hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo, che non smetterò mai di ringraziare per la professionalità e l’impegno profuso in tutta la stagione calcistica! Abbiamo sorriso, pianto e poi gioito sempre insieme, superando difficoltà che poche squadre avrebbero fatto! Un grazie a tutto lo staff tecnico e sanitario che non hanno mai fatto mancare il loro apporto! La delusione per la finale è tanta, meritavamo l’ultima grande gioia, ma a volte non conta il traguardo ma ciò che provi mentre lo percorri. Buone vacanze a tutti!”. Questo il post pubblicato dal difensore rossonero.