Il fatto è accaduto lunedì 3 gennaio nella discesa del Col de la Turbie, ma Davide Formolo ne ha parlato solo un pò di giorni più tardi.
“La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo: stavo scendendo veloce, andavo verso destra e un cucciolo di cinghiale ha attraversato la strada correndo. Non ho potuto farci niente, ha sbattuto con la testa sulla mia ruota anteriore. Sono caduto. Stavo scendendo a 60 km/h e mi sono trovato per terra.” Questo è quanto ha raccontato il ciclista italiano che temeva di essersi rotto qualcosa.
E purtroppo per lui gli accertamenti clinici a cui si è sottoposto, hanno confermato che Davide Formolo è alle prese con una frattura del polso destro.
Oggi il dottor Adrian Rotunno, responsabile sanitario del Team UAE Emirates, formisce un aggiornamento sulle condizioni di Formolo: “In seguito a una caduta occorsa alcune settimana fa, Davide Formolo sta recuperando da una frattura bicorticale dell’osso uncinato del polso destro. Il processo, della durata di 4-6 settimane, non prevede interventi chirurgici. Attualmente, il corridore può allenarsi al chiuso, in attesa di effettuare ulteriori esami a inizio febbraio. Se non dovessero insorgere ulteriori complicazioni, Formolo potrà tornare alle gare tra 6 settimane”.
Un piccolo contrattempo a cui avrebbe sicuramente rinunciato visto il fitto calendario che attende Davide Formolo. Strade Bianche, la Tirreno in appoggio a Tadej Pogacar, la Sanremo e poi la preparazione al Giro d’Italia, quello di Svizzera e Polonia e poi tanto altro ancora come il Lombardia e la Veneto Classic. Insomma tanti impegni in cui il polso di Formolo dovrà essere al meglio visto la quantità di kilometri che dovrà pedalare.