San Siro torna a colorarsi di rossonero per la Champions League ad oltre sette anni di distanza dall’ultima volta: l’avversario del Milan è ancora l’Atletico Madrid di Simeone, sollecitato dalle emozioni per una gara con lo status personale di ‘derby’, giustificato dal suo passato all’Inter.
Milan e Atletico Madrid sono state due squadre della carriera di Paulo Futre, seppur con risultati completamente agli antipodi: il 55enne (che sfiorò la vittoria del Pallone d’Oro) ha indicato ai microfoni di ‘Fanpage’ i possibili protagonisti della super sfida, ossia Joao Felix e Rafael Leão. “Felix l’anno scorso è stato condizionato da un infortunio, ma è stato decisivo per la vittoria del titolo di Liga da parte dell’Atletico. Leão, invece, secondo me è un autentico animale. È un fenomeno che deve trovare più continuità dal punto di vista mentale, ma per me tra qualche anno potrà lottare per vincere il Pallone d’Oro”.
C’è spazio anche per i ricordi milanisti: l’immagine di Berlusconi che atterra a Milanello in elicottero è, ancora oggi, impressa nella mente di Futre. “Ricordo quando arrivava all’allenamento in elicottero, sembrava che stesse arrivando una divinità. Salutava tutti e conosceva i nomi anche dei cuochi e dei custodi. E poi Milanello… Nel 1995 il concetto di centro sportivo non era ancora come oggi, ma Milanello era il cielo, sembrava di essere in un sogno”.
Il connazionale Cristiano Ronaldo ha fatto le valigie per tornare in Inghilterra al Manchester United: secondo Futre, la colpa del fallimento juventino è da ricercare nello scarso apporto offerto dagli ex compagni al classe 1985. “È facile prendersela con Cristiano, ma nei due anni precedenti contro l’Ajax e contro il Lione aveva segnato, facendo il suo dovere. Sono i compagni ad averlo tradito. Il primo anno alla Juve aveva anche segnato una tripletta contro l’Atletico ribaltando l’andamento dell’eliminatoria. Ma incolpare lui è semplice, così come accaduto con Messi al Barcellona per le eliminazioni contro la Roma e il Liverpool”.