Marco Materazzi è sempre stato un personaggio diviso. Neppure il Mondiale del 2006, che lo ha visto grande protagonista, è riuscito a renderlo più simpatico ai suoi detrattori. Tra questi ultimi, non mancano gli addetti ai lavori come Giovanni Galeone che lo ha allenato nella stagione 1995-1996 ai tempi del Perugia. L’ex tecnico, oggi 83enne, a distanza di 30 anni non ha dimenticato il suo calciatore tanto che ancora oggi ne parla. “Non mi piaceva” è la sintesi del suo pensiero.
- "Non lo volevo in spogliatoio"
- Quando Dicara toglieva il posto a Materazzi...
- Allegri e Maradona: le sliding doors di Galeone
“Non lo volevo in spogliatoio”
Il ritratto di Marco Materazzi che emerge dalle parole di Giovanni Galeone è tutt’altro che lusinghiero. “I miei giocatori erano tutti affezionati – spiega il mentore di Max Allegri -, però Materazzi non mi piaceva. Adesso se gli fanno qualche domanda su quel periodo magari dice peste e corna di me, che sono un incapace eccetera, ma a me non piaceva per il suo carattere. A Perugia non lo volevo in spogliatoio e lo mandavo a cambiarsi da un’altra parte. È stata una convivenza breve“.
Quando Dicara toglieva il posto a Materazzi…
Eppure Matrix è stato capace di vincere tutto tra l’Inter e la Nazionale. Un fattore del quale Galeone non può non tenere conto: “Non avrei mai scommesso su di lui e invece ha vinto tutto e fatto il Triplete. Io preferivo Dicara, a volte ci ripenso e mi viene da ridere. Però resta il fatto che siamo andati in Serie A senza Materazzi“. Insomma, quanto l’ammissione di un giudizio errato dal punto di vista tecnico anche se dal lato umano i due proprio non si sono presi.
Allegri e Maradona: le sliding doors di Galeone
Abbiamo citato Massimiliano Allegri, oggi pupillo di Galeone. La scintilla tra i due non è scoccata immediatamente, però. “Io a Pescara neanche lo volevo – confessa l’ex allenatore napoletano -, non sapevo chi fosse. Mi sono fatto incantare dalla bellezza della presidentessa del Pavia Giusy Achilli, che mi diceva ‘prendi anche lui“. Il Napoli, ecco, rimane il grande rimpianto della carriera di Galeone: “Il grande errore di andare a Napoli fuori tempo, avrei dovuto capire che se falliva uno bravissimo come Mazzone voleva dire che non c’era nulla da fare. Ho valutato male, però mi ricordavo ancora di quando Maradona mi diceva ‘mister, lei deve venire ad allenarci“.