E’ entusiasta di Filippo Ganna Davide Cassani, che analizza la prova del corridore piemontese per ‘Tuttobiciweb’: “Ha vinto Van Der Poel, staccando gli altri come alla Sanremo, e la foratura sul Carrefour de l’Arbre ha danneggiato Van Aert, ma Filippo Ganna esce dall’Inferno del Nord come vincitore, perché ha dimostrato di saper andare sul pavé e poter conquistare questa Classica. I due fenomeni sono ostacoli erti, ma lui ha margini di miglioramento, per esempio ha patito curve, cambi di ritmo e fondo. A ogni curva perdeva due-tre metri da quelli davanti, alla fine della corsa assommati causano un certo tipo di dispendio energetico” spiega l’ex CT dell’Italia “Ha commesso un errorino nel settore che precede la foresta di Arenberg, dove è scattato Van Aert: si è fatto sì sorprendere, ma nella foresta di Arenberg ha ricucito 20″ di svantaggio. E’ rientrando andando veramente forte, anche se ha speso tanto: è però certo che sa andare sul pavé, ha una pedalata leggera e uno stile impeccabile. Aver sofferto nel finale indica che manca il fondo? Da due anni sta proprio lavorando su quello, per puntare alle grandi Classiche. Lui è nato sulla pista e poi ha dimostrato di essere fortissimo a cronometro. La Sanremo è una corsa di 290 km, la Parigi di 250: la Sanremo ti consente di correre 200 km nella pancia del gruppo, impone uno sforzo concentrato su pochi settori, anche abbastanza brevi, alla Roubaix rischi di andare ‘fuori giri’ dopo 100 km, i tratti di pavé esigono lo sforzo di una salita e tra i settori talora devi andare lo stesso a tutta. Serve un fondo straordinario, un fondo che devi costruire con il tempo. Filippo ha corso da leader e non è stato spaventato dalla responsabilità, in futuro la Roubaix sarà sua”.
Ganna, i complimenti di Cassani
L'ex CT della Nazionale: "Ha sofferto cambi di ritmo, curve e fondo, ma ha dimostrato di poter vincere la Roubaix, sul pavé ci sa andare".
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Fonte: Gettyimages