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Gianni Minà, ci lascia il giornalista che ha segnato anche il mondo dello sport

Addio a Gianni Minà, scomparso ad 84 anni dopo una breve malattia. Una carriera sconfinata quella del giornalista: celebre anche il suo rapporto con Maradona

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

Un lutto ha colpito stasera il mondo del giornalismo, delle inchieste, dello spettacolo ed anche dello sport: ci ha lasciato Gianni Minà, una figura che ha impresso un segno molto importante negli ambiti che abbiamo citato.

La notizia della scomparsa di Minà

La notizia è stata ufficializzata sul profilo Facebook del giornalista, documentarista e scrittore, con un post che recita così: “Gianni Minà ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Prof. Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità”.

Da quanto risulta, il giornalista 84enne (avrebbe compiuto 85 anni a maggio) si è spento per le conseguenze di una breve malattia cardiaca. Originario di Torino, Minà ha mosso i primi passi nel mondo della carta stampata entrando nella redazione di Tuttosport nell’anno 1959; l’anno dopo l’approdo in Rai in occasione delle Olimpiadi di Roma, nel ruolo di collaboratore per i servizi sportivi. I primi documentari e reportage Minà inizierà a produrli nel 1965, ma è solo nel 1976 che verrà assunto dal TG2 allora diretto da Andrea Barbato.

Minà e il pugilato

Il giornalista nella sua carriera ha seguito sette olimpiadi, otto mondiali di calcio e ha raccontato il mondo della boxe nell’epoca d’oro di questo sport che coincise con i successi di Muhammad Ali, che aveva conosciuto la prima volta in occasione dei Giochi di Roma, e sempre sul pugilato aveva realizzato un ciclo di approfondimenti sulla disciplina in 14 puntate, dal titolo Facce Piene di Pugni.

La passione per l’America Latina e l’impegno

La carriera di Minà è sconfinata per esperienze, incontri, amicizie e mondi affrontati. Assieme a Maurizio Barendson e Renzo Arbore ha creato L’Altra Domenica, format all’epoca di rottura per l’offerta televisiva nel dì di festa, ed aveva inoltre collaborato con Giovanni Minoli per un altro programma spartiacque (ma di approfondimento ed interviste) per la tv italiana, Mixer; ma il giornalista piemontese ha vissuto una carriera anche all’insegna dell’impegno e della passione nei confronti dell’America Latina, raccontata con reportage e momenti iconici come l’intervista di ben 16 ore a Fidel Castro, realizzata nel 1987 e poi ripetuta nel 1990 (da entrambe fu tratto un libro, Fidel, con prologhi di Gabriel García Márquez e di Jorge Amado).

Il rapporto con Maradona

E ancora, Minà ha realizzato programmi cult come Blitz, di cui fu anche conduttore e con ospiti di altissimo livello, ha firmato documentari su sportivi come Nino Benvenuti, Michel Platini, Pietro Mennea, Tommie Smith e quel Maradona con cui ci fu un rapporto duraturo costellato da tante interviste, anche nei momenti più bui del Pibe de Oro, raccontato senza infingimenti ma sempre con rispetto, mai morbosità. Alla sua morte, Minà commentò: “Con Maradona il mio rapporto è stato sempre molto franco. Io rispettavo il campione, il genio del pallone, ma anche l’uomo, sul quale sapevo di non avere alcun diritto, solo perché lui era un personaggio pubblico e io un giornalista. Per questo credo lui abbia sempre rispettato anche i miei diritti e la mia esigenza, a volte, di proporgli domande scabrose”.

Continuò a scrivere sino agli anni recenti, collaborando a film come I Diari della Motocicletta, pellicola del 2004 di Walter Salles che raccontava gli anni giovanili di Che Guevara e dell’amico Alberto Granada, prima della rivoluzione cubana, per poi realizzare il lungometraggio In Viaggio con Che Guevara, con la presenza dello stesso Granado. A proposito di Cuba, nel 2015 il giornalista ha prodotto un reportage sula visita di Papa Francesco sull’isola, vincendo nel 2016 l’Award of Excellence all’ICFF di Toronto. E questo è solo un sunto di quanto ha realizzato nella sua carriera Gianni Minà.

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