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Giornate di squalifica per espulsione diretta nel calcio

Quanti sono i turni di stop con cui viene sanzionato un calciatore dopo un cartellino rosso diretto: una giornata di squalifica è il minimo, poi occorre valutare le aggravanti

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Giornate di squalifica per espulsione diretta nel calcio Fonte: Getty Images

Quante giornate di squalifica rimedia un calciatore in seguito a una espulsione diretta? Il cartellino rosso diretto in che modo viene sanzionato dal Giudice Sportivo e con quanti turni di stop viene conseguentemente punito un giocatore? Impossibile dare una risposta univoca perché, ovviamente, ogni sanzione varia a seconda della gravità del gesto che ha determinato l’espulsione.

Espulsione diretta e squalifica del calciatore

Non esiste appassionato di calcio che non abbia cercato almeno una volta su qualsiasi motore di ricerca: rosso diretto quante giornate giornate di squalifica o espulsione diretta quante giornate. Subito dopo l’allontanamento dal campo di un giocatore della squadra per cui fa il tifo o di un’avversaria da affrontare nelle giornate successive, in modo da accertarsi dell’effettiva indisponibilità dello stesso, sarà capitato praticamente a tutti di fiondarsi allo smartphone o al pc per capire l’entità del “danno” causato.

Quello del rosso diretto, dell’espulsione diretta e di quante giornate di squalifica comportano, è un tema che, seppur normato chiaramente, crea sempre una particolare curiosità. Un rosso diretto scatena dubbi e attesa per quanto riguarda la portata della sanzione poi effettivamente applicata dal Giudice Sportivo in seguito alla lettura del referto arbitrale. L’articolo 19, comma 4 e comma 10 del regolamento ufficiale della FIGC racchiude l’estrema sintesi alle domande “rosso diretto quante giornate”, “rosso diretto quante giornate di squalifica” e “espulsione diretta quante giornate”.

Fonte: Getty

L’arbitro Ghersini estrae il cartellino rosso

Quante giornate di squalifica?

Nel dettaglio: “Ai calciatori responsabili delle infrazioni di seguito indicate, commesse in occasione o durante la gara, è inflitta, salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti, come sanzione minima la squalifica.

Al calciatore espulso dal campo, nel corso di una gara ufficiale della propria società, è automaticamente applicata la sanzione minima della squalifica per una gara da parte degli Organi della giustizia sportiva, salvo che questi ritengano di dover infliggere una sanzione più grave”. Ecco cosa vuol dire nello specifico:

  1. a) per due giornate in caso di condotta gravemente antisportiva e in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara;
  2. b) per tre giornate o a tempo determinato in caso di condotta violenta nei confronti di calciatori o altre persone presenti;
  3. c) per cinque giornate o a tempo determinato in caso di particolare gravità della condotta violenta di cui alla lettera b;
  4. d) per otto giornate o a tempo determinato in caso di condotta violenta nei confronti degli ufficiali di gara.

Le sanzioni e le aggravanti

Il rosso diretto comporta, dunque, volendo ridurre all’osso la questione, una giornata di squalifica mentre le eventuali aggravanti, identificate con le lettere a, b, c, d, possono portare a una sanzione più consistente in termini di giornate di squalifica.

Rosso diretto quante giornate di squalifica? Espulsione diretta quale sanzione aspettarsi? Chiarita la ratio alla base dell’entità della sanzione disciplinare, è interessante capire come e quando vengono attuate e vadano scontate.

E si arriva così all’articolo 21 del Codice di Giustizia Sportiva della FIGC in cui viene spiegato: le sanzioni che comportano la squalifica di calciatori e tecnici devono essere scontate a partire dal giorno successivo a quello di pubblicazione della decisione.

Fonte: ANSA

Espulsione di Luciano Spalletti, reo di aver applaudito l’arbitro Massa

Quando si sconta la squalifica

II calciatore sanzionato con la squalifica per una o più giornate di gara deve scontare la sanzione nelle gare ufficiali della squadra nella quale militava quando è avvenuta l’infrazione che ha determinato il provvedimento, salvo quanto previsto ai commi 6 e 7.

Fermo restando quanto previsto dall’articolo 10, commi 6 e 7, la squalifica non si considera scontata ove il calciatore squalificato venga inserito nella distinta di gara e non venga impiegato in campo. Al calciatore squalificato, in occasione delle gare nelle quali deve scontare la squalifica, è precluso l’accesso all’interno del recinto di gioco e negli spogliatoi. La violazione di tale divieto comporta la irrogazione di una ulteriore sanzione disciplinare fra quelle previste dall’articolo 9.

Espulsione diretta: cosa dice il regolamento

Rosso diretto quante giornate di squalifica o espulsione diretta quante giornate. Una sorta di mantra da approfondire anche attraverso la lettura dei sopra citati comma 6 e 7, che spiegano come i provvedimenti disciplinari vadano “smaltiti”.

Il comma 6 recita: “Le squalifiche che non possono essere scontate, in tutto o in parte, nella stagione sportiva in cui sono state irrogate, devono essere scontate, anche per il solo residuo, nella stagione o nelle stagioni successive”.

Nel comma 7 viene aggiunto, tra l’altro che: “Qualora il calciatore nei cui confronti è stata inflitta la sanzione della squalifica abbia cambiato società, anche nel corso della stagione, o categoria di appartenenza in caso di attività del Settore per l’attività giovanile e scolastica, del campionato Primavera, Trofeo Berretti o Juniores, la squalifica viene scontata per le residue giornate in cui disputa gare ufficiali la prima squadra della nuova società o della nuova categoria di appartenenza, ferma la distinzione di cui all’articolo 19.

Qualora il calciatore colpito dalla sanzione della squalifica abbia cambiato attività ai sensi dell’articolo 118 delle 22 NOIF, la squalifica è scontata per le residue giornate in cui disputa gare ufficiali la prima squadra della nuova attività”.

Fonte: Getty

Cartellino rosso per Arturo Vidal, sanzionato dall’arbitro Rapallini

Le novità più recenti e la tecnologia

I commi 8, 9 e 10 del regolamento AIA illustra, invece, come i calciatori ma anche i tecnici che incassano un rosso diretto vadano gestiti: “Le Leghe, le Divisioni o i Comitati regionali possono concedere deroghe a termine ai calciatori squalificati al fine di disputare gare amichevoli o gare dell’attività ricreativa. I tecnici nei cui confronti è stata inflitta la sanzione della squalifica non possono svolgere, per tutta la durata della stessa, alcuna attività inerente alla disputa delle gare; in particolare sono loro preclusi, in occasione delle gare, la direzione con ogni mezzo della squadra, l’assistenza alla stessa in campo e negli spogliatoi nonché l’accesso all’interno del recinto di gioco e degli spogliatoi”.

Con l’avvento delle tecnologie per determinare un rosso o un’espulsione diretta e, di pari passo, quante giornate di squalifica vadano comminate in seguito a un rosso o a un’espulsione diretta, lo scenario si è ampliato.

Un rosso diretto può infatti essere stabilito non solo in maniera canonica, dall’arbitro in campo che ravvede il comportamento irregolare o sleale e indica immediatamente la via degli spogliatoi al colpevole della scorrettezza, ma anche mediante l’utilizzo dei VAR, se l’organizzatore della gara/competizione ha soddisfatto interamente i requisiti del “Programma di assistenza e approvazione per l’implementazione del VAR” (IAAP) stabiliti nei documenti dell’IAAP della FIFA e ha ricevuto l’autorizzazione scritta dalla FIFA.

Cosa è cambiato con l’introduzione del VAR

Come noto e sintetizzato dall’articolo 5 del Regolamento del Giuoco del Calcio corredato delle Decisioni Ufficiali FIGC e della Guida Pratica AIA, un VAR (Video Assistant Referee) è “un ufficiale di gara che può aiutare l’arbitro nell’assumere una decisione utilizzando il replay di un filmato unicamente per un “errore chiaro ed evidente” o un “grave episodio non visto” relativo a rete segnata / non segnata, calcio di rigore / non calcio di rigore, espulsione diretta (non una seconda ammonizione) o un caso di scambio d’identità quando l’arbitro ammonisce o espelle il calciatore sbagliato”.

Un ausilio importante per evitare errori ed aumentare la precisione nell’esecuzione della decisione disciplinare in campo e del successivo iter per punire i responsabili di comportamenti non previsti dal regolamento.

La prova tv è un valido alleato

Per determinare quante giornate di squalifica debba scontare un giocatore o un tecnico che riceve un rosso diretto, per stabilire a quante giornate di squalifica sia destinato chi riceve un’espulsione diretta c’è perciò un altro valido alleato.

Dalla prova tv al VAR ecco una nuova arma per stabilire dopo un rosso diretto quante giornate di squalifica è giusto comminare. Un ulteriore deterrente per i protagonisti in campo quello di sapere di dover scontare uno stop prolungato nel caso in cui, anche non sotto gli occhi dell’arbitro, commettano irregolarità tali da determinare il famigerato e temutissimo rosso diretto che penalizza la squadra al momento e per le successive giornate di campionato.

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