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Il Giro d'Italia omaggia Papa Francesco: l'ultima tappa della corsa rosa 2025 passerà per il Vaticano

Il Giro 2025 vivrà un'ultima giornata storica: la carovana rosa passerà per il Vaticano, un modo per rendere omaggio a Papa Francesco e al suo futuro successore

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

L’ultima tappa del Giro d’Italia sarà l’occasione per celebrare degnamente la vita di Papa Francesco, oltre che a salutare l’arrivo del nuovo pontefice, atteso pochi giorni prima della conclusione della corsa rosa. Roma si vestirà a festa per una giornata che sarà davvero particolare, una sorte di trade union tra passato, presente e futuro, nel giorno in cui verrà incoronato il successore di Tadej Pogacar nell’albo d’oro del “trofeo senza fine”, che da anni ormai contraddistingue il vincitore del Giro consegnandolo alla gloria eterna.

Vegni (RCS): “I valori di un Papa simili a quelli dello sport”

La presentazione della partenza dell’ultima tappa da Città del Vaticano è avvenuta nella mattinata di martedì 29 aprile, ed è servita per aprire una volta di più lo scrigno dei tesori che la corsa rosa racchiude al suo interno. “Ricordo l’emozione di passare per piazza San Pietro nel corso dell’edizione 2020 del Giro, quella seguita alla pandemia”, spiega Mauro Vegni.

“Questa però è un’emozione ancora più grande, poiché entreremo a tutti gli effetti nello Stato Vaticano, dove peraltro da anni esiste una società ciclistica che prende parte anche alle competizioni internazionali. Papa Francesco era un grande ammiratore del nostro sport, e in generale di tutto lo sport: i valori che incarna un Pontefice sono simili ai valori dello sport, quindi fatica, la gioia di stare insieme e l’umiltà. E questi valori Papa Francesco ce li ha sempre proposti e rappresentati nel corso degli incontri con il mondo sportivo. Ha benedetto anche la maglia rosa negli anni passati e questa per noi è l’eredità più grande”.

Privilegio che quest’anno toccherà al successore sul soglio pontificio, che dunque avrà l’opportunità di tenere a battesimo un’edizione quanto mai speciale del Giro d’Italia.

La “via mariana” e l’emozione di Nibali: “Francesco era unico”

Alla presentazione dell’ultima tappa erano presenti anche rappresentanti del mondo religioso (c’era mons. Paul Tighe, segretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione), che hanno ricordato quanto la figura di Francesco sia stata vicina al mondo del ciclismo. “Lui ha sempre cercato di trasmettere i valori dello sport. Il percorso della tappa attraverserà la parte alta del Vaticano, costeggiando tante statue della Madonna provenienti da ogni parte del mondo. Sarà l’occasione per tante persone, anche da casa, di gustarsi la bellezza dei giardini vaticani, oltre a offrire una sorta di “via mariana” che renderà la tappa qualcosa di molto spirituale”.

“Questo sarà un passaggio incredibile, che rappresenta una splendida novità”, ha spiegato Vincenzo Nibali. “La Chiesa negli ultimi anni è stata molto vicina al ciclismo, nell’anno del Giubileo questo percorso sarà una vetrina molto importante anche per il Giro. Il ciclismo è uno sport vicino alla gente, passa da quei paesi un po’ lontani dai centri, a volta si arriva in cima a delle vette in cui ci sono dei Santuari, ad esempio l’arrivo di tappa al Santuario di Vinadio”.

Secondo Nibali, “il Giro è sempre stato vicino alla Chiesa. Questa è una combinazione fantastica: il binomio sport e preghiera. I fedeli che verranno in visita in Vaticano durante il Giubileo avranno modo di apprezzare anche il passaggio del Giro d’Italia”. L’ex ciclista ricorda anche un momento particolare del Pontificato di Francesco: “Non l’ho mai conosciuto direttamente, ma l’ho sempre seguito. Mi ha colpito molto, nel momento molto difficile che abbiamo vissuto durante il Covid, la sua preghiera e il suo modo di esporsi con la gente. Il suo messaggio è stato una motivazione in più per poter ripartire”.

Gualtieri, sindaco di Roma: “Sarà un bellissimo incontro”

Parole di forte elogio per la scelta degli organizzatori sono arrivate anche dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Questa edizione sarà l’occasione per tutto il mondo del ciclismo per rendere omaggio a Papa Francesco che aveva voluto fortemente questa straordinaria circostanza. Sarà possibile vedere l’interno della Città del Vaticano, un’occasione unica. Per Roma sarà un altro grande evento, in un momento davvero intenso per la città. Francesco si augurava che questo potesse essere un bellissimo incontro tra uno sport popolare e sostenibile come il ciclismo e la Santa Sede.

Dopo la scomparsa di Papa Francesco sarà l’occasione di rendere un tributo fortissimo a questo Papa straordinario da parte di tutto il mondo dello sport, ma anche da parte delle centinaia di milioni di persone che in tutto il mondo seguiranno la corsa. Nell’anno del Giubileo rafforzare questo rapporto tra lo sport e i messaggi evangelici è molto bello e questo percorso inedito lo testimonierà in una maniera importante”.

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