L’avevamo lasciato ferito e malconcio al traguardo di una Parigi-Nizza comandata e poi persa beffardamente per colpa di due pesanti cadute rimediate nel corso dell’ultima frazione. Primoz Roglic però è un osso duro e in carriera, tra cadute dal trampolino e sconfitte brucianti in bici (vedi Tour de France 2020), sa come ammortizzare le debacle e rialzare la china.
L’ennesima prova di tutto ciò l’ha data nella prima tappa del Giro dei Paesi Baschi, una cronometro di 13,8 chilometri con partenza e arrivo a Bilbao che il portacolori della Jumbo-Visma ha volato a oltre 48 km/h di media conquistando non solo il successo parziale ma anche la prima maglia gialla di leader.
Alle sue spalle, tanto in classifica generale che in quella di tappa, sono finiti Brandon McNulty (2° a 2”) e il compagno Jonas Vingegaard (3° a 18”), vincitore 9 giorni fa della Settimana Coppi e Bartali. “Solo” quinto Tadej Pogacar, lui che nelle ultime tre prove contro il tempo disputate non aveva mai fatto peggio del quarto posto.
Lo sloveno dell’UAE Team Emirates avrà però modo di rifarsi nelle tappe più impegnative della corsa basca dove troverà salite e difficoltà in grado di esaltarlo e produrre un altro avvincente duello proprio con il connazionale Roglic.